Attualità Il Covid in cattedra

Quel pasticciaccio brutto della scuola, tra paradossi e polemiche

Regole confuse, nidi dimenticati, alunni “discriminati”

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 Ragusa - Nelle regioni dove oggi pochi coraggiosi torneranno tra i banchi di scuola, col fiato sospeso, le regole d’accesso prevendono uno stress test a suon di quarantene e screening per un organico già decimato dai tamponi positivi. Nell’ultima circolare emanata, il ministero dell’Istruzione ha precisato che: alle medie e superiori, con due positivi in classe i requisiti per frequentare in presenza «dovranno essere dimostrati dall’alunno, durante il regime di autosorveglianza». Una sorta di sdoganamento del green pass a scuola: la norma infatti autorizza «le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy».

Per potenziare tracciamento e testing, il generale Figliuolo ne ha inviata un’altra, di circolare, in cui assicura ai presidi un «maggior coinvolgimento attivo delle risorse sanitarie già presenti sul territorio» come «i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale», come se in questo momento avessero le mani in tasca e non fossero già alle prese con una montagna di assistiti in isolamento domiciliare. Il paradosso è che la fascia meno protetta - quella dei bambini tra 0 e 3 anni, senza mascherina e non vaccinati - da oggi potrà tornare invece al nido se la struttura deciderà discrezionalmente di aprire

Anche in Sicilia: il provvedimento firmato Lagalla è valido infatti solo a partire dalle materne, quindi per gli alunni dai 3 anni in su. L’assessore tuttavia confida che gli asili "possano adeguarsi alle decisioni assunte" per gli altri, e su cui la task force siciliana tornerà comunque a riunirsi mercoledì. In compenso oggi partono le prime terze dosi per i 12-15enni guariti o hanno ultimato il ciclo primario da almeno 4 mesi: le prenotazioni, al via da sabato, si effettuano sul sito governo o della Regione e il giorno della somministrazione è necessario che sia presente almeno un genitore/tutore. Oggi, lunedì 10 gennaio, in tutti gli hub della provincia di Ragusa sarà “Open day” senza appuntamento per gli studenti di primarie e secondarie.

Una nota infine sulla polemica inaugurata dal presidente all'Associazione presidi, Antonello Giannelli, che parla di discriminazione perché - se ci sono due positivi in classe - è prevista la Dad per gli studenti delle scuole medie e superiori non vaccinati o per cui sono passati più di 4 mesi dall’ultima dose o dalla guarigione: che dire allora dei tanti studenti disabili che non possono frequentare le lezioni perché manca l'assistenza o perché gli istituti hanno le barriere architettoniche? E per loro non è prevista manco la dad: non è discriminazione pure questa? E s’imbattono negli stessi ostacoli quando devono entrare nel mondo del lavoro. 


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