Attualità Crisi di governo

Tutti pazzi per Draghi, ma in Italia c’è già chi vota FOTO | VIDEO

Il professore convince politici e cittadini, polemica per le folle di elettori ecuadoriani residenti nel nostro Paese



 Roma – Seconda giornata del secondo giro di consultazioni per Mario Draghi, che potrebbe salire già domani al Colle - dopo l'ultimo incontro con le parti sociali - a riferire su nuova maggioranza, squadra di ministri e programma di lavori. Si fatica quasi a trovare chi voglia finire all’opposizione, rappresentata al momento dagli estremi Fdi e LeU, e da qualche stella di ciò che resta del firmamento grillino. L'ex presidente della Bce ha convinto pure gli elettori: secondo l'ultimo sondaggio Tecnè, è lui il nuovo leader politico con l'indice di gradimento più alto. Di più, il 70% lo vedrebbe bene pure al posto di Mattarella al Quirinale.

Il nuovo governo potrebbe quindi giurare già questo venerdì, magari mettendo al corrente anche gli italiani su ciò che sta avvenendo da 5 giorni nei Palazzi e farci capire attorno a quali punti e nomi si sia svoltata la crisi e si sia trovata all'improvviso e in tempi record quella "quadra" attorno a cui erano tutti impazziti. Per ora, infatti, neanche dai corridoi trapela qualche voce sui dettagli del nuovo esecutivo che riunirà insieme partiti - Pd, Iv, Lega, FI -  di certo non più vicini sulla carta di quelli che hanno liquidato Conte.

Gli obiettivi, Recovery Plan e campagna vaccinale, sono molto generici: per aver messo d’accordo tutti sarà quasi certamente un programma molto tecnico e poco politico, e di durata inferiore alla naturale scadenza della legislatura nel 2023. Intanto divampa la polemica sul web per le foto e i video, che girano dal weekend, degli ecuadoriani residenti in Italia al voto - anche sotto la pioggia - in consolati e ambasciate, per le elezioni politiche nel loro Paese. Le immagini che postiamo vengono da Genova e Milano ma scene identiche si sono viste anche in altri capoluoghi: il tutto, quando Mattarella ha appena spiegato i rischi che si correrebbero tornando adesso alle urne. 


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