Cronaca Partinico

Eccoli Leonardo e Antonino Failla: sono accusati dell'omicidio del fruttivendolo

I due fratelli di 43 e 30 anni hanno picchiato e causato la morte di Gioacchino Vaccaro

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/01-04-2025/eccoli-leonardo-e-antonino-failla-sono-accusati-dell-omicidio-del-fruttivendolo-500.jpg Eccoli Leonardo e Antonino Failla: sono accusati dell'omicidio del fruttivendolo


Partinico, Palermo - Sono stati fermati con l’accusa di omicidio preterintenzionale Leonardo e Antonino Failla, 43 e 30 anni. I due fratelli hanno avuto una violenta lite in strada, a Partinico, con un fruttivendolo, Gioacchino Vaccaro di 45. 

Dopo la discussione l’uomo è andato in ospedale per farsi medicare, ma ha avuto un malore ed è morto. La dinamica della vicenda è ancora tutta da accertare. Tra le ipotesi c’è che la vittima sia morta per una emorragia interna provocata dalle percosse. 

I due fratelli arrestati continuano a ripetere: "Ci siamo solo difesi, non siamo stati noi i primi ad aggredire. Siamo stati aggrediti, prima dal figlio e poi dal padre. E abbiamo reagito". Entrambi i fermati sarebbero incensurati.

Intanto la procura di Palermo ha disposto l'autopsia sul corpo di Gioacchino Vaccaro. La dinamica della vicenda è ancora tutta da accertare. Secondo le prime ricostruzioni, Vaccaro, dopo essere stato superato dall'auto dei due fratelli, che andava ad alta velocità, avrebbe urlato loro di rallentare. I due si sarebbero fermati, sarebbero scesi dalla macchina e avrebbero iniziato a discutere con l'uomo. La lite sarebbe finita a calci e pugni. Il figlio 17enne della vittima, chiamato dalla madre, sarebbe arrivato per aiutare il padre finendo anche lui per essere malmenato. Vaccaro e il ragazzo sono andati a farsi medicare all'ospedale Civico di Partinico, dove l'uomo si è però sentito male ed è morto. 

"Secondo i primi accertamenti, fatti da polizia e militari dell'Arma - si legge sul sito dell'Ansa - i due indagati non avrebbero agito con l'intenzione di uccidere, ma la morte di Vaccaro sarebbe ricollegabile comunque alle lesioni subite. Una videocamera di sorveglianza piazzata da un esercizio commerciale della zona in cui l'aggressione è avvenuta avrebbe ripreso tutto. I legali della famiglia hanno fornito una versione di quanto accaduto: 'La famiglia Vaccaro - riporta l'agenzia - stava tornando in auto da un pranzo domenicale. Alla guida c'era la signora quando la macchina di uno dei Failla, che viaggiava dietro, ha iniziato a suonare il clacson invitandoli ad accelerare. Poi li ha superati e ha bloccato loro la strada. Ne è nata una lite violenta: Vaccaro, la moglie e il figlio sono stati aggrediti. Alla discussione si è aggiunto l'altro fratello Failla, arrivato successivamente. Sono volati pugni, poi ciascuno è tornato a casa propria. Tutto si è svolto a 300 metri da casa dei Vaccaro - dicono - Quando sono rientrati, Vaccaro ha detto di sentirsi male e di avere dolori alla testa e al petto. Il cognato gli ha consigliato di andare in ospedale dove è morto'".


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