Catania - Volo AZ1745 della compagnia ITA diretto da Roma Fiumicino all’aeroporto di Catania.
I protagonisti di quello che è accaduto due giorni fa sulla pista dello scalo internazionale capitolino sono stati un gatto, più acuto e soprattutto efficace osservatore di tutti i sistemi di controllo elettronici, e un’iguana, anche se quest’ultima ha cambiato più volte pelle, essendo stata scambiata prima per un serpente. Il felino, infatti, ha avvertito la presenza di un collega esotico e dal suo trasportino, in cui era stato regolarmente imbarcato, ha fiutato l’abusivo rettile, nascosto da una passeggera dentro la maglietta rossa che indossava. I movimenti inconsulti del micio hanno richiamato l’attenzione degli altri occupanti la fila 31 e del personale di volo, ma sono servite tre ore prima che la situazione di impasse si sbloccasse.
L’iguana, infatti, poteva contare su di un alleato peloso, anch’esso un animale, sebbene di peluche, ovvero la grossa scimmia che la ragazza teneva sulle ginocchia proprio allo scopo di nascondere il suo pet. In evidente stato di alterazione psicologica, la giovane passeggera, di cui l’equipaggio non ha voluto fornire l’identità, era precedentemente riuscita ad arrivare a Fiumicino addirittura da Los Angeles senza che alcun sistema di controllo elettronico intercettasse il suo amichetto dalla pelle raggrinzita e la lingua lunga. Evidentemente può bastare un piccolo animaletto arrivato ai giorni nostri dalla preistoria per beffare sistemi di sicurezza all’avanguardia tecnologica di cui gli Stati Uniti sono soliti vantarsi. L’intervento della polizia aeroportuale, resosi necessario dopo che gli altri passeggeri avevano accerchiato, un po’ incuriositi e un po’ atterriti, l’illecita iguana, ha portato alla svolta: la ragazza e l’animale sono stati fatti sbarcare, insieme all’equipaggio di cui nel frattempo era scaduta l’autonomia di ore in servizio...
Così i passeggeri hanno dovuto attendere ancora per volare verso la Sicilia.