Comiso - Per sapere che aria tira all’aeroporto di Comiso, abbiamo intervistato uno dei massimi esperti di trasporto aereo in Italia, l’Ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri.
A Ragusanews, l’oracolo Intrieri, calabrese di nascita, manda messaggi chiari alla società di gestione Sac (ci sono ampi margini di miglioramento per lo scalo) e alla politica della provincia di Ragusa. Nuove rotte in vista, ma no a qualsiasi forma di privatizzazione.
“Muovetevi, politici locali, ci sono fermi al Ministero i soldi per la continuità territoriale da Comiso per Roma e Milano. Nessuno li sollecita”.
Oltre alla sua attività di consulente per numerose compagine aeree in diverse aree del mondo, Gaetano Intrieri è docente presso l'Università La Sapienza nel corso di Laurea di Ingegneria Aeronautica e Aerospaziale. Attualmente è Amministratore delegato della compagnia aerea Aeroitalia, da lui fondata nel 2022 insieme all'imprenditore boliviano German Efromovich e il banchiere francese Marc Bourgarde.
Prof. Intrieri, quali sono i piani di Aeroitalia per espandere le rotte operate dall'aeroporto di Comiso? Avete in programma di aumentare le destinazioni sia nazionali che internazionali?
Stiamo lavorando per dare a Comiso ulteriori rotte. Da qui a qualche giorno verrà pubblicato il network invernale definitivo e sicuramente abbiamo in serbo qualche sorpresa. Comiso avrà un'altra destinazione del Nord Italia.
Circa le rotte internazionali intanto occorre dire che come si può facilmente evincere dal nostro network, noi siamo una compagnia prettamente nazionale, poi stiamo anche valutando di inserire su Comiso qualche rotta verso il Nord Europa ma al momento non abbiamo modo a Comiso di rifornire i mezzi di carburante a prezzi concorrenziali, è questo che ci sta bloccando.
Il carburante è troppo caro? A Comiso più che in altri scali nazionali?
Si, è cosi.
Secondo lei, si può immaginare uno sviluppo di Comiso che passi in mano ai privati?
La privatizzazione degli aeroporti in quanto tale è sempre un qualcosa di molto delicato. Credo che gli aeroporti più che privatizzati dovrebbero essere unificati, un po' come ha fatto la Spagna. Detto ciò, è evidente che qualunque privato, soprattutto se si tratta di un Fondo di investimento, non verrà certo a comprare un aeroporto per gli interessi altrui, bensì per sviluppare i propri. Gli investitori comprano se vedono dei buoni margini di profitto, ma spesso questo profitto fa a pugni con quelle che sono le esigenze del territorio. La mia idea è che la privatizzazione degli aeroporti non sia mai un grande affare per promuovere il territorio.
Aeroitalia ha considerato la possibilità di stringere partnership o accordi di code-sharing con altre compagnie aeree per ampliare l'offerta di voli da e per Comiso?
Siamo terminando il nostro percorso sui sistemi di vendita tradizionali inteso come GDS (sistemi informativi per prenotare il volo) per cui siamo pronti a definire i nostri primi accordi di interline (accordi di interlinea offrono ai passeggeri una maggiore connettività verso le destinazioni dei rispettivi network consentendo agli ospiti di prenotare l'intero viaggio con un unico biglietto e di imbarcare il proprio bagaglio sino alla destinazione finale) e di code sharing (un accordo tra linee aeree nel quale un vettore commercializza un servizio e pone il suo codice sui voli di un altro vettore), da Roma che è il nostro aeroporto hub. Anche Comiso, come tutte le altre destinazioni che abbiamo collegate con Roma, avrà da qui a poco i suoi proseguimenti internazionali ed intercontinentali.
Competitività rispetto ad altri Aeroporti: Comiso è in concorrenza con altri aeroporti siciliani come Catania e Palermo. Quali strategie pensa di adottare per rendere Comiso un'alternativa competitiva?
So che la Sac sta lavorando alacremente per dare a Comiso continuità territoriale sui voli verso Roma e Milano. Quello sarebbe già un grosso vantaggio. Detto ciò, credo che oltre all’instancabile lavoro di Rosario Dibennardo occorre anche che le autorità locali però facciano la loro parte.
Può essere più preciso?
Credo che dovrebbe terminare questo clima di belligeranza che c'è con la società di gestione e che invece si dovrebbero trovare insieme delle soluzioni nell'interesse della collettività e dell'aeroporto. La politica locale non sembra occuparsene.
Qual è la visione a lungo termine di Aeroitalia per Comiso? Vede l'aeroporto come un hub domestico o c'è l'intenzione di svilupparlo anche come scalo internazionale?
È evidente che noi anche per nostra strategia, per nostra fisionomia organizzativa puntiamo molto sui voli nazionali e quindi sui collegamenti nazionali, ma non escludo che in un prossimo futuro potremmo avere l'opportunità di volare da Comiso anche verso una destinazione importante del nord Europa. Il nostro direttore commerciale e il suo staff stanno lavorando nell'analizzare i dati. Una volta che si risolverà il problema operativo legato al carburante potremmo certamente pensare di collegare Comiso a un'importante capitale del Nord Europa
Che tipo di feedback avete ricevuto dai passeggeri sui servizi Aeroitalia offerti a Comiso? Come intendete utilizzare questo feedback per migliorare l'esperienza dei clienti?
Noi riceviamo continui feedback dai nostri passeggeri perché cerchiamo di offrire loro il miglior servizio possibile su Comiso. In generale, abbiamo riscontrato dei buoni feedback. Ultimamente, però, abbiamo visto che alcuni passeggeri si sono lamentati del fatto che avevamo posizionato a Comiso un aereo da noi preso in wet lease (noleggio) , non di nuovissima generazione, per cui abbiamo deciso di fare volare agosto su Comiso solo aerei della nostra flotta.
Innovazione. Aeroitalia ha piani per introdurre innovazioni tecnologiche o soluzioni sostenibili nelle operazioni dell'aeroporto di Comiso che potrebbero migliorare l'efficienza e attrarre più passeggeri?
Io sono da anni uno studioso e un tecnico del trasporto aereo, insegno all'Università alla Facoltà di Ingegneria aeronautica della Sapienza e quindi fa parte anche dei miei doveri di ricercatore trovare sempre delle innovazioni, delle soluzioni che riguardano le compagnie aeree e anche gli aeroporti.
Credo che Comiso strategicamente debba rimanere in un contesto integrato con Catania cosi come Catania è a sua volta un aeroporto che ha bisogno di Comiso poiché le due strutture aeroportuali ad oggi non sono sufficienti per garantire tutta la richiesta di traffico che ha l'aeroporto etneo.
Comiso deve e può sfruttare la sinergia con Catania per crescere, ci sono certamente ancora margini di crescita per l'aeroporto ma già credo che in quest'ultimo anno sia stato fatto un ottimo lavoro. Ad oggi a Comiso atterrano importanti compagnie, finalmente si è aperto il mercato alla competitività. Non c'è più un unico player.