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Alessandra Mussolini: Bruno Vespa è figlio naturale del Duce

Ritorna la vecchia storia secondo cui la madre del giornalista avrebbe conosciuto Benito



L'ultima provocazione arriva dall'intervista di ieri a Domenica Cinque, trasmissione Mediaset condotta da Barbara D'Urso. Alessandra Mussolini, parlamentare del Pdl e neo consigliere regionale della Campania, propone una soluzione ai matrimoni in crisi, sempre più frequenti: «Introduciamo il matrimonio a punti».

Uno scherzo ma non troppo, da parte della nipote di Sophia Loren. «Come la patente - ha detto - se mi tradisci, ti tolgo cinque punti, se non porti a scuola i bambini, trascuri la famiglia, sono dieci punti. Ma col pentimento si possono riacquistare. Se si tratta di un pentimento con regalo, lo accettiamo ma sono solo 3 punti».

Non solo: un'altra «bomba» Alessandra la riserva nei confronti di Bruno Vespa, che reputa essere un suo parente. «È tutto mio nonno - ha detto la nipote del Duce - ha una caratteristica distintiva della famiglia Mussolini: il tratto dalla narice alla bocca. Prima o poi farà outing».

Il realtà questo della parentela è un gossip che ritorna sulla scena. Già alcuni anni fa, Alessandra aveva insinuato che Bruno Vespa era un suo zio. «È vero, non dobbiamo fare il test del dna su Vespa, è mio zio. Questa è la verità», disse allora a Markette. «Perchè Vespa lo smentisce?» chiese allora il conduttore, Piero Chiambretti. «Ma...perché c'ha sempre questo pudore, ma quella è la verità, lui me l'ha detto».

La replica del giornalista, datata 2005

 È una leggenda che viene da lontano e che da anni strisciava silenziosa nelle valli d' Abruzzo: Bruno Vespa figlio segreto di Mussolini. Concepito nel luglio 1943, quando il Duce era prigioniero a Campo Imperatore dopo la caduta del fascismo. Nelle ultime settimane la leggenda ha abbandonato le ombrose valli d' Abruzzo per arrivare dritta sotto i riflettori della tv. E il caso è scoppiato. Prima Striscia la notizia che mette a confronto due foto del Duce e di Vespa, gioca sulle somiglianze, e consegna il Tapiro al conduttore che ci scherza sopra. Poi Alessandra Mussolini, che del Duce è parente davvero: «Vespa è mio zio», dice a Piero Chiambretti nello studio di Markette. E aggiunge: «Lui è del ramo con i nei, io sono del ramo senza». Un gioco. Ma sul Giornale è lo storico Giordano Bruno Guerri a trattare l' argomento seriamente. Parla di uno scritto del Duce che ricordava la tristezza di quei giorni a Campo Imperatore: «Tristezza mitigata - dice - dal conforto di una gentile signora Vespa». Ieri il conduttore ha perso la pazienza: «Immaginavo che una risposta seria non sarebbe stata necessaria ma mi vedo costretto a scriverla». Vespa ricorda che la madre non ha mai lavorato nell' albergo dove fu portato il Duce e che i suoi genitori si sposarono il 24 luglio 1943, il giorno prima della caduta del fascismo: «Lascio all' intelligenza del lettore (in assenza di quella dei colleghi) valutare la verosimiglianza di una deportazione di mia madre a Campo imperatore con il velo addosso». Imbarazzato, lo storico Guerri fa marcia indietro: «Nell' opera omnia di Mussolini il nome della signora Vespa non appare. La leggenda nacque in un convegno ma non è mai stata verificata». La prova provata che di leggenda si tratta è però il fratello di Vespa, Stefano. Identico a Bruno, persino nella voce. Ma nato nel 1956, dodici anni dopo di lui. Sarebbe servita una reincarnazione.


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