Scicli - Nel 1300 la città di Firenze versava in una condizione di disagio tale da essere paragonata, nel sesto canto del Purgatorio di Dante, ad una donna malata che, nel proprio letto, non riesce a riposare e cerca invano il sollievo rigirandosi continuamente.
La situazione in cui si trova Scicli non è meno grave. Le contingenze hanno portato ad un inasprimento delle condizioni economiche e sociali e la politica non ha finora fatto granché.
Naturale che tali scenari non producano interessi per la politica. La speranza è che essa si nutra, nei prossimi anni, del fervore di nuove generazioni che sentano impellente il bisogno del miglioramento della propria condizione umana e culturale.