Attualità Ragusa

Sessualità, tra sogni, bisogni e ferite

Omissioni e falsi pudori

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Ragusa - Oggi sul tema della sessualità sembrano essere caduti molti veli, ma resta un argomento troppo spesso circondato da colpa o vergogna. Di sessualità, invece, occorre parlare con pudore e rispetto dell’intimità di ognuno. Lo ha fatto con competenza il professor Nello Dell'Agli, teologo e psicoterapeuta nel corso dell'appuntamento promosso all'Auditorium Avis di Ragusa dalla Fondazione San Giovanni Battista e dall'Istituto di formazione Paideia sul tema, appunto, “Sessualità, tra sogni, bisogni e ferite”.
“La sessualità – spiega il professore Dell'Agli - ci raggiunge portando con sé interrogativi e sfide che nascono dalla sua complessità. Così abbiamo la possibilità di affrontare alcune domande importanti.
Ad esempio, la sessualità è un bisogno primario o è collegato a tutta la tessitura relazionale della nostra vita? E’ possibilità di un’oasi di pace, almeno una zona felice nella vita, o reca con sé l’inevitabile conflittualità dovuta all’incontro con l’alterità e in particolare al rapporto uomo-donna?
Viste le differenze di genere, ci chiama ad essere sempre più maschi e sempre più femmine o ad approssimarci con spirito di apprendimento alle persone di genere diverso?
E’ per il piacere ed afferma l'io, o è in funzione dell’alleanza e diventa dono? E in questo contesto, reca in sé “la necessità” del tradimento o “il dovere” della fedeltà? La “rovina” dei rapporti è dovuta inesorabilmente al tempo o alla mancanza di cura?
E’ in funzione dell’autorealizzazione o ha in sé, come diceva Levinas, una struttura ternaria per cui è al fondo connessa con il divenire genitori, con il prendersi cura, con il servire, con l’autocontrarsi in favore dei figli?
Qual è la differenza tra sessualità ed eros? Non è vero che la sessualità ci raggiunge sempre precocemente (fin da bambini), ma ci vuole portare lontano, secondo Platone addirittura al sommo bene?
La sessualità esige pudore, riservatezza? O condivisione, per evitare “le tragedie” delle patologie gestite in solitudine?
Tra la banalizzazione del sesso, la volgarità lasciva e la pandemia sessuale da una parte, e l’imbarazzo, il moralismo e l’ipocrisia dall’altra, cresce la necessità di una riflessione attenta attorno ad uno dei temi importanti della vita”.
La Lectio Magistralis ha rappresentato l'occasione per la consegna dei diplomi agli allievi che hanno concluso il Master in Counseling socio educativo e per inaugurare il nuovo anno accademico che rientra nelle attività del Polo di Alta Formazione promosso dalla Diocesi di Ragusa in collaborazione con la Fondazione San Giovanni Battista e l'Istituto Paideia.
“La valenza dei nostri corsi – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione – è nel taglio teorico pratico consapevole che una buona pratica nasce da una buona teoria. Ma ogni teoria necessita di essere applicata, verificata e supervisionata per portare a buoni risultati. I nostri Master hanno l'intenzione di offrire competenze trasversali, quali il comunicare, il progettare ed il lavorare in gruppo, ma anche competenze specifiche e contestualizzate. Il successo che stiamo registrando risiede in questo tipo di proposta, laddove la gran parte dei percorsi accademici sembra essere preoccupato solo di centrarsi sui contenuti”.
“Ringraziamo quanti – conclude Rosaria Perricone, responsabile organizzativo del Master – investono ancora sulla propria crescita formativa. Il Polo di alta formazione nasce con l'intenzione di formare nuovi operatori

Per maggiori dettagli sui singoli corsi e per tutte le informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi alla segreteria organizzativa presso la Fondazione San Giovanni Battista, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 15. Recapiti: 0932.622574 e 392.6466238 info@fondazionesangiovannibattista.com


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