Attualità Scicli

Renzi manda a casa i responsabili. Anche quelli renziani

Cameriere, Champagne



Scicli - Dopo l’esorcista, la menta, l’aglio e i cacò, sulla tavola degli sciclitani sarà servito vino. Di quello buono, ovviamente. Adesso è tempo di bere, che la terra risuoni al passo della libertà.
A Scicli, infatti, è arrivato Bacco o, se volete, Dionisio, ovvero, Lieo! Lo scioglitore, Λυαῖος (luaios) dal verbo λύω (luo), sciolgo, il semidio che ha liberato gli sciclitani dagli affanni di una classe politica a dir poco “responsabile”.
Sciolti per Mafia da Matteo Renzi e Angelino Alfano con il plauso di Rosario Crocetta.
Sciolti, da due siciliani, Amen!
Ma non è stata sciolta la cittadina di Scicli per Mafia. Matteo Lieo Renzi ha sciolto tutta una classe politica che con la vera Scicli, quella veramente onesta, quella laboriosa per davvero, quella pulita e incorrotta, quella che non ha interessi da tutelare e sponsorizzare in consiglio comunale non ha nulla da spartire.
Eppure, qui su Ragusanews, gli ammonimenti a chi si auto incensava "responsabile", in apparenza, non sono certamente mancati: “a essere omertosi non si fa bella figura, anzi!” Diceva uno scrittore anonimo, ma non troppo, sulle pagine delle lettere in redazione.
Ma quanto poteva durare l’illusione di nascondere la polvere di casa sotto il tappeto?
E soprattutto, quanti sciclitani hanno voluto sottoscrivere la petizione degli intellettuali per evitare lo scioglimento?
Solo il 3% di tutto un popolo che aveva definitivamente mandato a quel paese l’ingordigia di una classe dirigente che ha avuto, nella speranza di prossime e vicine elezioni, anche la faccia di riproporre la continuità con un sistema di gestione politica drogato e, sia ringraziato il cielo, censurato con lo scioglimento di oggi dal consiglio dei ministri.
Ce ne vuole di coraggio, eh?
È risaputo che della moglie di Cesare non si deve chiacchierare per non provocare danni maggiori al pubblico interesse. Sarebbe stata pure una tesi rispettabile che diventava tuttavia difficile da seguire quando la moglie di Cesare era sulla bocca di tutti perché, secondo la magistratura, frequentava la Suburra.
E infatti, responsabilmente, lo sporco è uscito fuori da sotto il tappeto, e della moglie di Cesare adesso ne parleranno tutti.
Le politiche che hanno messo in campo questi rappresentanti delle cose loro saranno ricordate come testimonianza unica e diretta del periodo più ambiguo, nero e triste che la storia di Scicli abbia mai vissuto.
La tribù dei consiglieri e degli amministratori che hanno spalleggiato l’ex Sindaco, quelli che hanno dato in locazione immobili a persone ben più che chiacchierate, che hanno sponsorizzato debiti fuori bilancio da approvare e da far votare dal civico consesso, quelli che avevano moglie e dovevavo farla sedere, quelli che hanno attaccato “certa” stampa solo perché sbatteva in prima pagina le verità che tutti volevano nascondere, ecco, questi, non quelli, sono gli unici veri responsabili di questo disastro etico, prima che politico, che ha investito Scicli e gli sciclitani.

L’onta del commissariamento per infiltrazioni mafiose sarà difficilmente lavabile. Ma dei responsabili ce ne siamo definitivamente liberati. Sciagura? no, incandidabili, per fortuna.
Scicli, adesso, gioisce.

Cameriere, Champagne!.


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