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(AdnKronos) Ma esistono anche casi di tbc polmonare, epatiti, lue e hiv. "L'ondata di sbarchi ha aggiunto crea allarme per la possibile diffusione di malattie contagiose, ma bisogna precisare che in genere i migranti sono giovani sani che hanno avuto la forza di affrontare un lungo viaggio".Secondo i dati forniti durante il convegno nei primi mesi del 2015 sono sbarcati nelle coste siciliane 27mila persone circa e oltre 165mila in tutto il 2014. Nell'esperienza degli sbarchi al porto di Trapani, le malattie più significative sono tbc, infezione da hiv anche in età pediatrica (due nuovi casi nel 2014/2015 con entrambi i genitori hiv positivi), epatite Hbv anche grave. Le lesioni traumatiche rimangono comunque le patologie più frequenti, legate al viaggio in mare e alle condizioni dello sbarco, e comuni sono anche le patologie da insolazione e le ustioni da acqua di mare e carburanti."Le misure adottate al momento degli sbarchi assicura De Nicola ha permesso un accurato controllo del rischio infezioni ed evita che la popolazione locale venga a contatto con i migranti, con il rischio di contrarre e diffondere malattie infettive, consentendo di isolare i casi di infezione o sospetta infezione direttamente sulla banchina".
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