Palermo - Pensioni. Laute.
Sono quelle percepite dagli ex deputati regionali siciliani.
Ancorati al Senato come sistema, oggi i deputati regionali percepiscono un massimo di 11mila euro lordi mensili: 6.600 euro di indennità (fino al 2013 era 10.705,95 euro), più 4.500 di diaria. Questa cifra lievita con le indennità di funzione: dai 2.700 euro del presidente dell’Ars ai 144,89 dei segretari di commissione, passando per i 1.800 dei vicepresidenti e 1.622,45 per i deputati questori, fino ai 1.159,14 dei presidenti di commissione e capigruppo. Dal 1º gennaio 2012, «è stato abolito l’istituto dell’assegno vitalizio dei deputati».
E inoltre è stato istituito il sistema previdenziale contributivo, «simile a quello previsto per i pubblici dipendenti», in base al quale l’onorevole siciliano «riceve una pensione commisurata all’ammontare dei contributi versati». Anche per le pensioni sono stati introdotti dei “paletti”: il requisito minimo è aver accumulato almeno 5 anni di effettivo mandato parlamentare (prima bastavano due anni e mezzo per diventare un ricco pensionato dell’Ars) e l’età minima per incassare l’assegno mensile è 65 anni, che scendono a 60 in caso di 10 anni di “anzianità” a Sala d’Ercole.
Qui le somme percepite dagli ex consiglieri regionali iblei.
Aiello Francesco: 6838,88 euro mensili.
Battaglia Gianni 4973,73 euro mensili.
Chessari Giorgio 8704,02 euro mensili
Drago Giuseppe 4973,73 euro mensili
Gurrieri Alfredo 3108,58 euro mensili.
Gurrieri Sebastiano 3108,58 euro mensili.
La Grua Saverio 3108,58 euro mensili.
Zago Salvatore 8704,02 euro mensili.