Attualità Ispica

Occupazione suolo pubblico, grillini contro

Parla Gianluca Genovese

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Ispica - A fronte della riduzione sul COSAP del 75% per gli esercenti che non detengono slot machines nei propri locali - recentemente annunciata dal Sindaco Muraglie - il MoVimento 5 Stelle Ispica lunedì ha presentato una mozione e contestualmente diffuso una nota in cui si spiega che i provvedimenti con cui l'ex sindaco Rustico ha disposto negli anni passati l'aumento del Canone di occupazione del suolo pubblico a Ispica sono illegittimi e da annullare nella loro interezza, e che gli utenti devono essere rimborsati di quanto versato indebitamente dal 2011 a oggi.
Secondo gli attivisti del Meetup ispicese lo dice la legge, e gli ex consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, non se ne sarebbero mai accorti.
Questi i dettagli: il calcolo della tariffa Cosap prevede una moltiplicazione tra la tariffa base e un coefficiente di valutazione economica determinato in base alla specifica attività dei titolari delle concessioni. Quindi, ad esempio, un privato che richiede un passo carrabile e il proprietario di un bar che chiede uno spazio per i tavolini hanno la stessa tariffa base, ma un coefficiente di valutazione economica diverso, e nei fatti pagano due cifre diverse per il COSAP. Ora, mentre la Giunta ha il potere di variare la tariffa base del COSAP della città che amministra, il coefficiente di valutazione economica deve essere stabilito ed eventualmente variato dal Consiglio Comunale. Solo il Consiglio Comunale ha il potere di regolamentare le entrate locali.
Quello che ha fatto Rustico è stato intervenire sulla tariffa specifica per alcune attività, adottando coefficienti diversi da quelli previsti dal Regolamento COSAP, disponendo l'aumento nel 2011 solo per i passi carrabili e le aree di mercato (+87,5% e +140%), e nel 2013 per le occupazioni permanenti di chioschi, edicole, bar, ristoranti, ecc (+538%).
Questi interventi sono illegittimi perché Rustico, o meglio la Giunta, poteva solo aumentare la tariffa base, determinando un equo aumento per tutti, e invece, intervenendo anche sul coefficiente di valutazione economica, ha violato una competenza esclusiva del Consiglio comunale che è l'unico organo di indirizzo a cui compete la valutazione e la regolamentazione di ogni aspetto che possa influire sul canone, inclusa la determinazione delle differenze tra una attività e un'altra. "Delegare questa facoltà in mano a una sola persona è molto pericoloso, come abbiamo avuto modo di sperimentare" sottolinea Gianluca Genovese, consigliere comunale pentastellato.
Queste anomalie e irregolarità a detta dei 5 Stelle potevano essere impugnate già quattro anni fa per ottenere l'annullamento del provvedimento del Sindaco, ma così non è stato. “Ci pensiamo noi oggi, in 10 giorni, a fare quello che loro non sono riusciti a fare in svariati anni”, dice Gianluca Genovese, “chiedendo che siano immediatamente annullati in autotutela i provvedimenti dell'ex sindaco e gli atti conseguenti e che il Comune provveda alla compensazione fiscale per le somme indebitamente versate dagli utenti in questi anni”.

“Confidiamo che l’Amministrazione e la Maggioranza in Consiglio accolgano la mozione e si attivino immediatamente per sanare una ferita gravissima inferta soprattutto agli esercenti ispicesi. - dichiara ancora Genovese, e conclude - Non saranno i proclami e le manovre approssimative e populistiche a risolvere i problemi di questa città, ma l’impegno, lo sforzo di tutti, la preparazione e sì, la collaborazione, ma quella fattiva e non a parole”.


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