Scicli - E’ stata firmata ieri sera la transazione fra il Comune di Modica e il Comune di Scicli per il saldo del debito della discarica di San Biagio.
Presso il Municipio di Scicli, il sindaco di Modica Ignazio Abbate e la commissione straordinaria hanno siglato la transazione per la definitiva estinzione del debito che palazzo San Domenico aveva nei confronti di Scicli.
La città di Modica ha conferito i propri rifiuti nella discarica di Scicli dal 2002 al 2007.
L’amministrazione comunale di Modica pagherà un milione 200 mila euro entro i prossimi trenta giorni; 800 mila euro entro il 30 giugno 2016; 800 mila euro entro il 30 giugno 2017; 709 mila euro entro il 30 giugno 2018; 709 mila euro entro il 30 giugno 2019; 709 mila euro entro il 30 giugno 2020; 709 mila euro entro il 30 giugno 2021.
Modica pagherà anche gli interessi in favore del Comune di Scicli, alla scadenza di ciascuna rata.
La firma della transazione chiude una vicenda decennale caratterizzata da un lungo e travagliato contenzioso ed avrà refluenze positive per le casse del Comune di Scicli, che recupererà in questo modo l’intera sorte capitale.
“Abbiamo finalmente chiuso con soddisfazione, dopo quello con l’Enel, un debito consistente frutto, commenta il sindaco Ignazio Abbate, di una sciagurata politica della gestione dello smaltimento dei rifiuti, operata in quegli anni.
Si è definita una partita importante atteso che Modica risulta l’unico comune in provincia che ha pianificato il debito con l’Ato Ragusa, frutto di una conveniente transazione. Con questo accordo possiamo dire di aver programmato e normalizzato il carico di debiti importanti nella misura del 95% del contenzioso esistente.
La transazione del debito con il Comune di Scicli oltre a definire un’annosa vicenda risulta positiva per l’ente sciclitano, che introita denaro per le sue casse e per quello di Modica, che opera un beneficio consistente dal punto di vista economico finanziario.
Non posso non ringraziare i commissari del Comune di Scicli che hanno dimostrato sensibilità e disponibilità nel chiudere una vicenda grazie, questa volta, all’assenza di riserve o di pregiudizi politici”.