Attualità Catania

Mediterraria, la tregiorni di percorsi del gusto

Riconoscimento per Pietro D’Agostino



Catania - Si è conclusa ieri la prima edizione di Mediterraria, tre giorni di percorsi del gusto, tenutasi alle Ciminiere di Catania, organizzata da Amazing. Mediterraria, è il grande salone di gastronomia che ha tenuto impegnati per tre giorni chef, operatori e giornalisti provenienti da ogni parte della Sicilia. 

Una tre giorni dedicata al gusto, al territorio e alla buona e sana alimentazione che hanno acceso i riflettori sulle eccellenze enogastronomiche della Sicilia e dell’area Mediterranea. Protagonisti anche una rappresentanza dei produttori dell’isola di Pantelleria, grazie alla partecipazione dell’Ente Parco Nazionale.

Un programma fitto di incontri e show cooking, valorizzato da numerose presenze e prestigiose. Chef, sommelier e produttori si sono alternati sul palco sin dal sette dicembre, giornata dell’apertura dei lavori, arricchiti dal supporto del media partner Sicilia da Gustare e dell’editore Carmelo Pagano.

Fra gli stand presenti circa 60 aziende del food e dell’enoturismo ed artigianato che hanno presentato e fatto degustare al pubblico i loro prodotti, frutto di una filiera corta e di un’agricoltura moderna che opera nel rispetto dei cicli naturali.

Durante i tre giorni dei percorsi del gusto di Meditteraria, gli chef e le Lady Chef, si sono esibiti nella preparazione dei loro piatti migliori, ispirati dalla tradizione siciliana che i “turisti del gusto” di Mediterraria hanno avuto l’occasione di degustare negli spazi del Salone.

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Nella tre giorni dedicati al buon cibo e alla dieta mediterranea non sono mancati gli show cooking dove gli chef non hanno risparmiato la loro creatività ma con uno sguardo sempre alla tradizione.

Anche ieri, terzo ed ultimo giorno, molti sono stati i nomi di richiamo della Cucina Siciliana, presenti e molte sul palco: gli chef Maurizio Urso e Giovanni Dragonetti, la giovane Lady Chef Dalila Grillo di Vineria Modì, Pasquale Caliri chef del Marina del Nettuno, Andrea Alì e Paolo Didomenico dell’Associazione Vicoli e Sapori di Palazzolo Acreide, Pietro D’Agostino una stella Michelin nel suo La Capinera di Taormina, Corrado Di Pietro chef de I Pupi Bistrot, Lucio Bernardi chef patron del mitico Filippino di Lipari, Nino Ferreri chef di Villa Athena ad Agrigento, Salvatore Piccione chef patron del T’Anna Mari Restaurant a Malta.

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Gli show cooking:

Presente sul paco anche la giovanissima Lady Chef Dalila Grillo che durante il show cooking ha preparato il polpo e patate, premiata come giovane lady chef emergente.

Pasquale Caliri ha presentato “Un'acciuga di nome Alfredo”. Tra tradizione e innovazione, anche qui troviamo la sua creatività che lo contraddistinguono da sempre. Dal Tiramisù da passeggio di Cibo Nostrum a Taormina, a Meditteraia con una creazione della pasta in “scatola”. Una scatoletta di fusilloni mantecati con parmigiano Reggiano invecchiato, acciuga cotta a freddo in sale bilanciato, foglie di argento e te verde in polvere di quaità "Bancha". Un connubio tra la Sicilia, sua città di origine e l’America, frutto di una sua passata esperienza lavorativa. L’ambasciatore del gusto, con un passato da giornalista e ora anche affermato chef ed Ambasciatore del gusto, che prima di approdare la Marina di Nettuno, a Messina, ha lavorato negli States, stupisce il pubblico presente con la sua pasta e formaggio servita in scatola, ma non una scatola qualunque. Una vera e propria scatola di acciughe, ricordo e tributo della sua famiglia, che a Monfalcone produceva proprio le acciughe in scatola.

“Non è vero che pesce e formaggio non stanno bene insieme – ha detto rivolgendosi al pubblico incuriosito – nella scatoletta dei fusilloni mantecati con Parmigiano Reggiano invecchiato, acciuga cotta a freddo in sale bilanciato, foglie di argento e te verde in polvere di qualità “Bancha”.

Gli ambasciatori del gusto Andrea Ali da Paolo Di Domenico, in veste di rappresentanti dell’Associazione Vicoli & Sapori di Palazzolo Acreide hanno portato, su palco di Mediterraria, il gusto e la tradizione del maiale dei Nebrodi. Hanno servito la famosa salsiccia di Palazzolo (presidio Slow Food), Salsiccia 3.0 e delle polpette di maiale, fritte nel miele e servite in un mini “burgherino” di pane ai cinque cereali con semi di canapa. Il giusto equilibrio tra il grasso del maiale e la dolcezza del miele.

A loro è andato il premio per la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano attraverso le ricette e la tradizione enogastronomica.

Durante l’esibizione dell’ultima giornata degli Chef, un premio speciale è andato anche a Pietro D’Agostino per i suoi dieci anni di Stella Michelin. Rientrato da poco da un viaggio che lo ha visto per lavoro in Tailandia, ha dichiarato che l’ingrediente che non può mai mancare nella sua cucina è l’olio di oliva.

Appuntamento quindi al prossimo anno, visti i numeri positivi tutta la macchina organizzativa di Meditteraria si dice già pronta a rimettersi al lavoro.


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