Misilmeri, Palermo - La proprietaria del ristorante? Una donna sull'orlo di una crisi di nervi.
Lo staff? Demotivato. E' la storia -non tanto irreale, stando al panorama medio della ristorazione- de "Il Veliero", locale aperto a Misilmeri 19 annifa, e protagonista dell'ultima puntata di Cucine da incubo andata in onda domenica sera su Sky.
Lo chef stellato Antonino Cannavacciuolo è arrivato nelle cucine del ristorante di cucina di pesce nella puntata della trasmissione andata in onda domenica 16 aprile.
I titolari, Letizia e Simone, sono una coppia felice nella vita ma infelice nel lavoro. Con loro ci sono anche Ivan, aiuto cucina, e Rosalia detta Lia, ai fornelli da 15 anni. In sala lavorano come camerieri anche Angela, Mario e Gaetano, anche se la regina indiscussa è Letizia.
Quando aprì, ormai quasi vent'anni fa, la trattoria di pesce andava bene. Oggi gli avventori non vanno più, per il carattere irascibile della padrona di casa, il servizio lento e nervoso e la qualità del cibo , che ne hanno fatto una "cucina da incubo".
Cannavacciuoolo arriva a Misilmeri e fa attenzione a non contraddire la titolare. "La tenda mi sembra quella di un veliero abbandonato", dice lo chef. Si accomoda a uno dei tavoli, Letizia prende l'ordinazione con quella sua calligrafia incomprensibile: gamberi a forma di cuore ("perché mi devo innamorare oggi" dice lo chef), trancio di pesce ai ferri panato, risotto all'Isola Bella, ricciola in crosta di mandorle.
Tra errori nella comanda, spesa non fatta ed errori grossolani in cucina, il pranzo dello chef è davvero un incubo. E il copione alla sera, con i clienti in sala, è lo stesso. Lo stress di Letizia aumenta, tanto da spingerla mandare tutti a casa. "Strappo via le comande, i clienti si lamentano di tutto". Così va ai tavoli e urlando dice: "Il ristorante è chiuso dovete andare tutti via. Ve ne dovete andare, la cucina è chiusa".
A Cannavacciuolo è così toccato l'ingrato compito di tirare le somme della cena. "Ti fidi delle persone che hai intorno? - chiede - perché la mancanza di fiducia sta distruggendo te e tutti loro". A bordo di un veliero in mezzo al mare, di fronte alla Cala, lo chef fa una lunga chiacchierata con Letizia. "Il nervosismo che hai addosso il cliente lo vede e lo nota e dice 'io non vado più in quel ristorante'. Guarda dove ti ha portato tua negatività".
A peggiorare la situazione i bigliettini anonimi che hanno lasciato i suoi collaboratori. "Letizia è isterica. Vuole sempre averla vinta lei, è viziata e arrogante, ci mortifica davanti ai clienti, se se ne va noi torniamo a galla". Lo chef glielo dice proprio candido: "Letizia tu devi cambiare. Per stare a galla hai bisogno di un salvagente e il tuo personale è il salvagente di cui hai bisogno". "Pensa positivo e otterrai positività" è il motto di Cannavacciuolo che a Misilmeri torna per stravolgere tutto. Un restyling totale, dall'insegna agli arredi, dalla tenda d'ingresso alla bacheca con i piatti, fino al menu, che adesso ha il tocco magico dello chef.
Il Veliero ora è un ristorante raffinato e di classe. In sala a prendere le ordinazioni anche i ragazzi, tirati a lucido con le divise nuove. Il menu ha pochi piatti ma buoni: carpaccio di pesce con un'insalatina di finocchio, pomodoro e arance con maionese di pesce, risotto con melanzana pomodoro e ricotta salta, ricciola in guazzetto di frutti di mare e delle bietole e infine un dolce goloso, una torta al cioccolato con cremoso alla vaniglia, caramello e mandorle croccanti. "Oggi i miei ragazzi mi hanno dimostrato di essere all'altezza" dice Letizia, che brinda con tutti i suoi clienti, vecchi e nuovi, sperando continui a seguire la strada tracciata da Antonino Cannavacciuolo.