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“Cinquemila euro per non perdere la vista. Ho chiesto prestito in banca”

Valentino Girlanda, sindaco di Bevilacqua: «In struttura pubblica avrei aspettato 18 mesi»

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Verona - Sarà che la sanità non è più nelle mani dei sindaci come ai tempi delle vecchie Usl, ma non si può dire che per il primo cittadino di Bevilacqua, nel Veronese, qualcuno abbia avuto un occhio di riguardo. La vista anzi ha rischiato proprio di perderla a causa delle liste di attesa.

Valentino Girlanda, 63 anni, è un paziente fragile. «Qualche anno fa ho infatti subito il trapianto di rene. Poi durante i controlli periodici ai quali mi devo sottoporre, ho scoperto che quelle prime difficoltà nel vedere rischiavano di diventare un problema decisamente grave a detta del medico». In entrambi gli occhi si erano formate due cataratte. Un male comune a una certa età, solo che al sindaco è avanzato velocemente, «limitandomi in breve tempo e in modo significativo la vista. Una situazione anomala, causata dai farmaci anti-rigetto che devo assumere da quando sono stato trapiantato», precisa Girlanda. Che a quel punto decide di prenotare una visita dall’oculista «anche perché di li a poco avrei dovuto rinnovare la patente di guida, che in quelle condizioni non mi avrebbero concesso. In regime pubblico però i tempi di attesa andavano da due a tre mesi». Troppi, «così sono andato a farmi visitare all’ospedale di Legnano ma in forma privata, sborsando per questo i primi 100 euro».

Una bazzecola rispetto a quello che sarebbe seguito. «L’oculista mi consiglia di sottopormi subito ad intervento chirurgico e chiama il centro unico di prenotazione della Ulss. La risposta però è stata una doccia fredda: il primo posto libero era disponibile solo dopo un anno e mezzo. E pensare -aggiunge- che il mio medico nel fare richiesta aveva specificato che non c’era tempo da perdere perché la situazione avrebbe potuto peggiorare rapidamente, rendendo incerto l’esito dell’intervento». Questo perché se non operata la cataratta può causare un aumento della pressione oculare con danni irreversibili all’occhio. «A quel punto, per non rischiare di rimanere cieco, sono andato a un centro privato di Verona, dove dopo un paio di settimane mi hanno effettuato una seconda visita pagata altri 100 euro e poi, a distanza di 20 giorni, sono stato operato, sborsando ben 5.000 euro. Ho dovuto chiedere un prestito in banca per fare subito il bonifico ma non posso fare a meno di pensare che senza una buona pensione ora non vedrei più».


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