Attualità Il cronoprogramma

Covid, via alla exit strategy: il 15 giugno fine obbligo vaccinale

Il calendario delle nuove regole di uscita dall'emergenza, da qui all’estate

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/07-02-2022/covid-da-oggi-via-alla-exit-strategy-il-15-giugno-fine-obbligo-vaccinale-500.jpg Il calendario delle nuove regole di uscita dall'emergenza, da qui all’estate


 Roma - Comincia oggi la nuova fase di uscita graduale dalla pandemia Covid, con le riaperture e gli allentamenti previsti dal governo Draghi. Ecco, di seguito, il cronoprogramma:

Da lunedì 7 febbraio, la scadenza dei green pass rilasciati dopo la terza dose è illimitata: per ora, non sono richieste ulteriori vaccinazioni. Sarà necessario per accedere liberamente in ristoranti e bar al chiuso e all’aperto, mezzi di trasporto di ogni tipo, palestre, terme, estetisti, cinema, teatri, musei e sale giochi. E per non essere soggetti a restrizioni in caso di zona rossa comunale o regionale. Inoltre, in assenza di sintomi, solo autosorveglianza in caso di contatto stretto con positivi. Chi, dopo il ciclo primario, ha contratto il Covid ed è guarito è equiparato a chi si è sottoposto al booster. Il certificato rilasciato a chi ha avuto il virus e in seguito ha fatto due dosi vale invece solo 6 mesi: per ottenere la validità illimitata bisogna sottoporsi alla terza dose.

Il green pass «base» si ottiene dopo un tampone negativo: dura 48 ore se è antigenico, 72 se molecolare. Con questo si può entrare nei negozi (non serve per alimentari, farmacie, ottici, articoli per animali, distributori di carburante) e andare al lavoro, sempre che non si sia over 50 e quindi sottoposti a obbligo vaccinale: per il momento, a costoro basta avere la prima dose per poter accedere al luogo di lavoro, ma poi bisogna rispettare i richiami. Per quanto riguarda le scuole: lezioni in presenza fino a 4 casi di positività in classe con l’utilizzo delle mascherine Ffp2; quarantena ridotta a 5 giorni per gli alunni non vaccinati; lezioni in presenza per i vaccinati.

Dall’11 febbraio la mascherina o non è più obbligatoria all’aperto ma solo al chiuso: in bar e ristoranti, quando ci si alza dal tavolo; in palestre e centri sportivi, quando si sta in aree comuni o non si fa attività sportiva; su mezzi di trasporto, cinema e teatri va indossata sempre. Riaprono le discoteche anche per danzare, ma si entra solo col green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati, e con la mascherina obbligatorio se i locali sono al chiuso, tranne quando si balla: il limite di capienza è al 75% all’aperto e 50% al chiuso.

Dal 15 febbraio scatta il termine ultimo dell’obbligo vaccinale: i lavoratori ultra 50enni dovranno dimostrare di aver effettuato almeno la prima dose di vaccino altrimenti - oltre alla multa di 100 euro – scatta la sospensione dal lavoro senza retribuzione e multa da 600 a 1.500 euro, se si è colti da abusivi in fabbrica o in ufficio. In caso di reiterata violazione, la sanzione raddoppia: chi deve controllare rischia da 400 a 1.000 euro.

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Dal 31 marzo, se la curva dei contagi continuerà a piegarsi, il governo è orientato a decretare la fine dello stato di emergenza cominciato due anni fa e questo comporterà diversi cambiamenti: la gestione della pandemia diventerà più localizzata, le aziende dovranno ridiscutere gli accordi per lo smart working, la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo agirà in regime ordinario.

Dal 15 giugno, infine, scade l’obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori fin qui interessate: personale sanitario e dipendenti esterni delle Rsa, personale scolastico, forze dell’ordine. Una data che coinciderà, molto probabilmente, con la fine dello stesso green pass.


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