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Covid, in futuro il doppio vaccino: intramuscolare e spray

Allo studio un nuovo siero monodose ad azione combinata

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 Roma - Convidicia è un nuovo vaccino a vettore virale monodose cinese, già autorizzato in via emergenziale in Cina, Messico, Ecuador, Cile, Argentina, Ungheria, Kirghizistan, Pakistan, Indonesia e Malesia. I risultati dello studio di controllo di fase 3 sono stati appena pubblicati su The Lancet e parlano di un'efficacia pari al 57,5% contro l'infezione sintomatica e del 91,7% contro le forme gravi, a partire da 28 giorni dopo la vaccinazione. Non sono stati segnalati eventi avversi gravi correlati al vaccino, solo lievi o moderati effetti collaterali come dolore al braccio, sonnolenza e dolori muscolari generalizzati. E anche se sono in corso ulteriori ricerche per determinare la necessità di una dose di richiamo - così come l'efficacia contro Delta, Omicron e altre varianti preoccupanti - questi risultati stanno dando una spinta importante anche alla versione spray, annunciata da poche settimane dall'industria farmaceutica cinese CanSino Biologics in collaborazione con l'azienda irlandese Aerogen, in grado di bloccare la circolazione del virus non solo dentro all’organismo ma anche di sbarragli la strada dall’esterno, attraverso le vie aeree (naso e gola) che ancora gli consentono di infettare milioni di persone al mondo.

Secondo quanto comunicato dalla società cinese "gli studi hanno dimostrato che una combinazione di un regime intramuscolare e inalatorio di Convidicia fornisce una protezione più forte rispetto a una singola dose intramuscolare. Il livello di anticorpi neutralizzanti 28 giorni dopo il regime misto era quattro volte superiore a quello di una singola iniezione intramuscolare, che poteva rimanere ad un livello elevato dopo 6 mesi. Può essere inalato attraverso il tratto respiratorio e i polmoni, stimolando così l'immunità mucosale, umorale e cellulare con un ulteriore livello di protezione". In realtà, il rapporto pubblicato dalla rivista scientifica inglese non fa alcun riferimento alla nuova versione inalabile, ma ha studiato in doppio cieco con placebo l'efficacia e la sicurezza di Ad5-nCoV somministrato con una singola dose intramuscolare, testimoniando una "robusta risposta anticorpale".

È bene chiarire che si tratta di una ricerca finanziata dalla Cansino, sottoposta a peer review indipendente, condotta su 36.982 persone sane sopra i 18 anni di età, il cui follow up è tuttora in corso. "Il nostro studio suggerisce che una singola dose è altamente efficace contro malattie gravi, contribuendo potenzialmente ad alleviare lo stress che Covid ha messo sui sistemi sanitari di tutto il mondo, impedendo alle persone di ammalarsi gravemente o di richiedere il ricovero in ospedale - spiega il professor Scott Halperin della Dalhousie University canadese, autore principale dello studio -. Inoltre, poiché il vaccino è efficace contro le malattie gravi dopo una sola iniezione, potrebbe aiutare a fornire un migliore accesso alla vaccinazione, specialmente nei Paesi a basso e medio reddito, dove può essere più difficile raggiungere le persone con una vaccinazione primaria a due dosi".

La versione attualmente in distribuzione di Convidicia è un vaccino ricombinante a vettore di adenovirus di tipo 5 che può essere trasportato e conservato stabilmente tra i 2 e gli 8 gradi, il che lo rende più accessibile nelle zone con strutture di stoccaggio e risorse mediche insufficienti. Funziona come il Johnson & Johnson di Jannssen, utilizzando un virus inattivato del raffreddore per fornire materiale genetico in grado di codificare la proteina spike di Sars-Cov-2, stimolando i linfonodi nella produzione di anticorpi. Nei dati pubblicati, i ricercatori hanno riportato 105 casi positivi su 10.590 partecipanti al gruppo placebo contro i 45 su 10.660 partecipanti al gruppo vaccinato dopo 28 giorni, di cui quattro sono andati incontro a malattia grave con problemi di natura respiratoria, renale, epatica o neurologica, con necessità di ricovero o di terapia intensiva.

Ma non ci sono state segnalazioni di trombosi o trombocitopenia in nessuno dei partecipanti.Proprio come tutti gli altri, anche Convidicia avrà bisogno di un booster. Nella prima sperimentazione di vaccinazione omologa a sei mesi, i livelli di anticorpi neutralizzanti sono aumentati di 7 volte mentre un piccolo studio clinico cinese, non ancora sottoposto a revisione paritaria, ha concluso che in regime eterologo un booster di Convidicia dopo uno ciclo completo di CoronaVac si è dimostrato "sicuro e significativamente immunogenico". Altro fattore discriminante è l'età: l'efficacia di una sola dose è risultata sostanzialmente inferiore nei partecipanti over 60 rispetto ai più giovani, suggerendo che per questa categoria sarà inevitabile la necessità di un'ulteriore somministrazione.

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Mentre la corsa ai vaccini spray è ancora aperta, è evidente che per i ricercatori ci sarà ancora molto lavoro da fare. Secondo il dottor Richard Kennedy della Mayo Clinic, che non è stato coinvolto nello studio, "questo studio fornisce dati importanti a sostegno dell'uso di un altro vaccino ad adenovirus. Nonostante i notevoli risultati nello sviluppo e nella produzione di vaccini anti Covid ci sono ancora vaste regioni del mondo in cui l'accesso ai vaccini rimane limitato. In alcune aree del mondo l'esitazione vaccinale è anche un ostacolo al raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale. Oltre a queste sfide, c'è una diminuzione dell'immunità e un'emergenza continua di varianti capaci di diversi gradi di evasione immunitaria. Quindi - conclude -, c'è un bisogno chiaro e urgente per lo sviluppo, la sperimentazione e l'uso di vaccini aggiuntivi, nonché la necessità di un monitoraggio continuo della popolazione in studio, per valutare la necessità di un richiamo anche contro le nuove varianti, tra cui Omicron".


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