Attualità Il punto sul contagio

Covid Sicilia, le red zone salgono a 29: l’evoluzione a Ragusa e nell’Isola

Tasso di positività sulle montagne russe, ma l’arancione non è a rischio nella riunione del venerdì



 Ragusa - Il Dipartimento di Statistica dell'Università di Palermo, che dall'inizio dell'epidemia analizza e classifica i differenti valori Covid a livello regionale e nazionale, ha smesso di commentare i numeri della Sicilia: "La situazione italiana è apparentemente in remissione ma con informazioni ancora incerte (Rt vicino all’unità e terapie intensive in crescita anche se a velocità ridotta) - scrivono i ricercatori sul loro portale web -, forse la zona rossa estesa a tutta la nazione per il periodo pasquale può aver avuto un piccolo effetto attenuante. Campania, Puglia e Sardegna non riescono a migliorare il trend crescente dei nuovi positivi e di velocità di diffusione dell’infezione. Situazione analoga in Toscana” mentre nel “Lazio i dati indicano un trend in peggioramento, anche per le terapie intensive. Infine Lombardia, Piemonte e Veneto riportano esiti in linea con quelli nazionali". L’ateneo è rimato troppo scottato dallo scandalo dei numeri truccati di una settimana fa, per spendere ancora una parola sulla sua regione: un silenzio eloquente su ciò che ha da dire ormai la matematica a proposito dell’enigmatico contagio dell’Isola.

I grafici però continuano a parlare: lasciando stare quelli degli studiosi offesi (tra l’altro non proprio chiari) e rivolgendoci a quelli più intelligibili realizzati dal Sole24Ore, il quadro generale delinea il superamento dello scoglio del vertice sui colori del venerdì e il mantenimento dell’arancione in Sicilia. Il primo grafico sottolinea l’andamento complessivo e quello giornaliero di contagi, guarigioni, decessi e tamponi confrontando tutte le 9 province, mentre il secondo (foto 2) paragona le curve di Ragusa con Palermo e Caltanissetta, i due territori col capoluogo in lockdown per almeno un’altra settimana. La terza tabella (foto 3) disegna il computo giornaliero della provincia iblea che si conferma ai livelli più bassi subito dopo quelle di Trapani ed Enna. La quarta (foto 4), il dettaglio regionale dei nuovi ingressi in terapia intensiva. Il saliscendi dell’incidenza del contagio siciliano e italiano, che in 24 ore si sono quasi dimezzati riallineandosi intorno al 4%, non dovrebbe riservare sorprese domani nella revisione cromatica delle fasce di rischio. A proposito di red zone, sempre domani si aggiungono alla lista rossa: Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa (che ha già Scicli in lockdown); Godrano, nel palermitano; e per la seconda volta Ribera, nell’agrigentino. Il provvedimento è stato firmato dal governatore Nello Musumeci a causa del repentino aumento delle infezioni certificato dalle rispettive Asp. Solo che queste ultime tre città resteranno in rosso almeno fino al giovedì 22 aprile incluso, e non fino a mercoledì 14 come le altre 26.


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