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Covid Sicilia, 26 zone rosse con la “big” Palermo: il punto sull'Isola

Circoscrivere al capoluogo il maxi focolaio regionale gioverà a tutte le altre province

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/07-04-2021/covid-sicilia-26-zone-rosse-con-la-big-palermo-il-punto-sull-isola-500.jpg Circoscrivere al capoluogo il maxi focolaio regionale gioverà a tutte le altre province


 Ragusa - "Ci aspetta periodo duro" dice il sindaco Leoluca Orlando, in un video-messaggio alla popolazione che alleghiamo in fondo. Da mezzanotte Palermo è andata a fare compagnia, sino a mercoledì 14, alle red zone del suo hinterland: Ventimiglia, Borgetto, Ciminna, Mezzojuso e Partinico. Le altre macchie rosse siciliane, attive fino alla stessa data, al momento sono: Buscemi, Rosolini, Solarino e Priolo Gargallo nel siracusano; Francavilla, Gaggi e Mojo Alcantara nel messinese; Mazzarino e Sommatino nel nisseno; Pietraperzia nell’ennese; Biancavilla nel catanese; Porto Empedocle, Santa Margherita di Belice, Montallegro, Lampedusa e Linosa nell’agrigentino.  

Delle 15 uscite martedì dalla “red list”, tra cui Acate, sono state prorogate sempre al 14 aprile: Caltanissetta; Caltavuturo, ancora nel palermitano; Scicli, in provincia di Ragusa; e Palma di Montechiaro, che porta a 6 i lockdow locali nel territorio di Agrigento e a 26 quelli attivati complessivamente nell'intera regione. Basterà sacrificare Palermo, per salvare il resto dell’Isola? Quando venerdì ci sarà il nuovo summit sui colori sarà sufficiente aver blindato il capoluogo, che ieri ha di nuovo totalizzato da solo quasi la metà dei nuovi contagi, per non estendere al resto della Sicilia un rosso che, mettendo insieme le varie red zone, rischia di dilagare? Vedremo ma sicuramente era una scelta da fare, e da tempo. Ieri il tasso di positività (6,7%) si è di colpo dimezzato riallineandosi a quello nazionale ma i ricoveri, ordinari e in terapia intensiva, continuano a crescere e i guariti a diminuire. Per fortuna ci pensano le altre province ad abbassare la media isolana: in ben tre – Siracusa, Agrigento e Trapani – i casi di martedì si sono contati sulle dita di una mano. 


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