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Gargarismi d’acqua ossigenata contro il Covid: lo studio italiano

Sciacqui, spray e collirio: il mix di prodotti neutralizza il virus, ma il Ministero nega i fondi per il protocollo

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/06-01-2021/gargarismi-d-acqua-ossigenata-contro-il-covid-lo-studio-italiano-500.jpg Gargarismi d’acqua ossigenata contro il Covid: lo studio italiano


 Napoli - Gargarismi a base di acqua ossigenata combinati ad uno spray nasale e a un collirio per gli occhi sono efficaci per prevenire e combattere il contagio da Coronavirus nei soggetti asintomatici o con sintomi lievi. E' quanto emerge da uno studio condotto da una equipe di ricercatori napoletani recentemente ripreso da un’analoga indagine dei  colleghi del Sacco di Milano che ne ha confermato l'efficacia. La ricerca, pubblicata sulla rivista Infection Control & Hospital Epidemiology dell'Università di Cambridge, si fonda sull’osservazione empirica e quotidiana di alcuni pazienti positivi al tampone e negativizzati dopo essere stati sottoposti a questa triplice terapia basata sulle vie d'accesso del virus nell'organismo: bocca, naso e occhi.

"Riteniamo che il virus - spiega all’Ansa uno degli autori dello studio, il docente di Oftalmologia alla Federico II di Napoli Antonio Del Prete - possa essere neutralizzato prima che raggiunga l'epitelio, cosa che avviene mediamente nel giro di due giorni, potenziando le difese naturali con un gargarismo di acqua ossigenata al 3%, uno spray nasale sempre a base di acqua ossigenata all'1,5%, e un collirio per gli occhi a base di acidoipocloroso allo 0,01% o, in alternativa, a base di iodopovidone allo 0,6, da fare una volta al giorno. Farmaci normalmente in commercio e alla portata di tutti". Tuttavia perché lo studio si tramuti in un protocollo vero e proprio occorre che venga testato scientificamente su un numero elevato di pazienti: "Per questo - spiega Del Prete - ci siamo rivolti al Ministero della Salute. Ci è stato detto che lo studio è scientificamente interessante ma che non ci sono sufficienti risorse: servono 200 mila euro, motivo per cui adesso stiamo pensando a una iniziativa di crowdfunding".


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