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L'arcivescovo Renna (in tuta) dimesso dalla clinica dopo l'infarto

’arcivescovo Renna lascia la clinica dopo l’infarto: «Mi sono sentito abbracciato da tutti»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/31-08-2024/l-arcivescovo-renna-dimesso-dalla-clinica-dopo-l-infarto-500.jpg L'arcivescovo Renna dimesso dalla clinica dopo l'infarto


Pedara, Catania - Ha lasciato nel pomeriggio di ieri, dopo sedici giorni di ricovero, la clinica Morgagni di Pedara, l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, colpito da infarto lo scorso 11 agosto.«Sto meglio – ha detto intervistato da Rei Tv – e ringrazio innanzitutto il Signore e i medici e tutto il personale di questa clinica che si è rivelata davvero eccellente». Mons. Renna ha parlato di «una ripresa graduale che mi consentirà di tornare al ministero nella normalità, ma con una maggiore prudenza perché – ha sottolineato – devo misurare le mie forze per poterle distribuire meglio». 

«Mi sono sentito abbracciato veramente da tutta la Chiesa – ha aggiunto l’arcivescovo di Catania – dal cardinale Zuppi, da monsignor Baturi, che è stato presente, mi sono arrivati indirettamente anche gli auguri del Papa attraverso un sacerdote, e soprattutto da tanta gente. Questo mi ha fatto comprendere il bene che mi vuole Catania e che mi vogliono le persone e fa comprendere anche quanto sia importante, quando una persona si trova nelle mie stesse condizioni, avere un sostegno discreto, perché è una motivazione in più per riprendere le proprie forze e per impegnarsi in tutte quelle terapie riabilitative che sono necessarie. Adesso mi fermo al Villaggio degli Ulivi e a metà settembre – ha proseguito – tornerò a Catania e cercherò di mantenere degli impegni, soprattutto gli ingressi dei nuovi parroci che devono iniziare le loro attività pastorali nelle comunità. Poi una vita più impegnata ma cadenzata». Monsignor Renna ha concluso ringraziando gli operatori dell’informazione «che avete voluto partecipare dei sentimenti miei e di tutta la comunità e avete reso partecipi tutti coloro che vi seguono».


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