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La piscina comunale di Ragusa finisce all'anticorruzione

L'Anac ammonisce il sindaco Cassì

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Ragusa - La mancanza di trasparenza nella gestione della piscina comunale di Ragusa finisce sul tavolo dell’ANAC (Autorita nazionale per l’anticorruzione) che di fatto ammonisce l’amministrazione comunale di Ragusa. La denuncia è stata sollevata in aula dal consigliere comunale Federico Bennardo, che ha sollevato dubbi sulla trasparenza e correttezza dell’affidamento del servizio uscendo di fatto dalla maggioranza che sostiene il sindaco Cassì.

ANAC ha richiesto all’amministrazione comunale di fornire un piano economico-finanziario ma soprattutto ha avanzato di riconsiderare la legittimità della gara, con la possibilità di rifarla qualora la gestione risultasse redditizia. Bennardo ha accusato l’amministrazione Cassì, rea di non avere reso pubblica la risposta dell’autorità, come invece previsto dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013 sulla trasparenza. Questa mancanza di comunicazione ufficiale solleva seri interrogativi sul comportamento dell’amministrazione, guidata dal sindaco Peppe Cassì, che non ha ancora chiarito se vi sia stata una deliberata omissione di informazione.

Un riscontro favorevole dall’ANAC, secondo Bennardo, sarebbe probabilmente stato ampiamente pubblicizzato, mentre il silenzio odierno sembra indicare una certa reticenza nell’affrontare apertamente la questione. Bennardo, nel suo intervento in consiglio comunale, ha sottolineato la gravità della situazione, aggiungendo che in passato l’intera vicenda è stata caratterizzata anche da atteggiamenti intimidatori. Ha ribadito l’inaccettabilità di tale condotta e ha espresso l’intenzione di rivolgersi alle autorità competenti per far rispettare i principi di legalità e trasparenza, chiedendo provvedimenti immediati.


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