Vittoria - L'ospedale di Vittoria chiama direttore di Modica Piero Bonomo alla guida di due ospedali, ma la risposta ai problemi resta un’incognita.
Con una disposizione firmata dal direttore generale dell’ASP, Pino Drago, lo scorso 24 dicembre, il dott. Piero Bonomo, direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore di Modica, assume l’interim della direzione sanitaria dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria. Una nomina che arriva in un momento particolarmente delicato, segnato da un’emorragia di personale medico presso il nosocomio vittoriese, con conseguenti criticità nella gestione dei reparti e dei turni.
Nell’ultimo anno tra ortopedici, medicina generale, chirurghi, ginecologi e anestesisti, hanno abbandonato circa 25 medici, al netto di dimissioni e pensionamenti.
Bonomo, noto per la sua esperienza trentennale in ambito sanitario e in passato vicino alle posizioni politiche di Ignazio Abbate, si trova ora davanti a una sfida cruciale: garantire la piena operatività del Guzzardi. Il problema principale sarà reperire personale medico sufficiente per coprire i turni nei reparti più in difficoltà. Un incarico complesso. E Bonomo dovrà attingere a nuove risorse umane divise tra gli ospedali di Ragusa e Modica.
“Scriverà a sé stesso?"
La soluzione più immediata sembra essere il coinvolgimento dei medici dell’Ospedale Maggiore di Modica, struttura già sotto pressione per carenze di organico. Ma questo meccanismo solleva un paradosso burocratico: Bonomo, in qualità di direttore sanitario di entrambe le strutture, dovrà di fatto inoltrare una richiesta a sé stesso.
Quale sarà la risposta?
Una domanda che non manca di suscitare ironia, ma che cela un problema ben più profondo: la cronica carenza di medici, aggravata dalla fuga di professinisti dalle strutture pubbliche.
Vittoria in primis. Dallo scorso mese di febbraio, l’ospedale è senza direzione sanitaria dopo la promozione di Pino Drago a commissario dell’azienda e poi a direttore generale.
Dall’azienda di piazza Igea, nonostante un bando già chiuso da mesi, non riescono ad attribuire l’incarico, frutto di divisone politiche che ingessano la governance.
La nomina di Bonomo rappresenta un tentativo di razionalizzare le risorse e gestire in modo integrato i due ospedali. Tuttavia, la strategia potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: se da un lato si punta a colmare i vuoti di personale al Guzzardi, dall’altro si rischia di compromettere l’efficienza dell’Ospedale Maggiore di Modica e del Giovanni Paolo II di Ragusa.
La figura di Bonomo, per anni considerato vicino a Ignazio Abbate, potrebbe rappresentare un punto di forza, ma anche una criticità.
La gestione delle turnazioni e l’eventuale coinvolgimento del personale medico di Modica saranno sotto la lente d’ingrandimento non solo dell’ASP, ma anche delle istituzioni locali e dei cittadini, stanchi di vedere la sanità del territorio arrancare.