Il travertino romano è una pietra naturale frutto di un processo lento ma costante di stratificazione che richiede centinaia di migliaia di anni.
Il travertino è una pietra molto resistente e compatta che ha trovato largo impiego in edilizia. Il suo nome deriva dal latino “tiburtinus” perché proveniente in gran parte dall’area di Tivoli. Furono i Romani, infatti, a utilizzare questo materiale per la costruzione di alcuni dei monumenti più famosi al mondo: si pensi al Colosseo, alla Fontana di Trevi e persino alla Basilica di San Pietro.
I geologi classificano il travertino come una roccia sedimentaria continentale formata al 95% di carbonato di calcio. La formazione del travertino prevede la precipitazione e l’accumulo del carbonato di calcio, da cui si ottiene la tipica struttura a strati. Parte integrante del processo di formazione risulta essere la falda acquifera: abbassandosi, questa provoca il fenomeno dell’erosione, mentre con il suo innalzamento contribuisce alla sedimentazione del materiale roccioso eroso.
Un fatto sorprendente legato al travertino romano è dato dal tempo necessario alla formazione dello stesso: si stima che il processo di sedimentazione nell’area di Tivoli abbia richiesto tra i 115 e i 30 mila anni e che sia iniziato nel Tardo Pleistocene.
Il tipo più antico e prestigioso di travertino romano viene estratto dal Bacino delle Acque Albule. In questo caso, il processo di estrazione richiede prima il drenaggio dell’acqua in cui il travertino è immerso. Il Bacino, infatti, si trova alle pendici dei Monti Lucretili, Tiburtini e Cornicolani e quindi l’afflusso d’acqua all’interno della falda acquifera è notevole. Grazie alla profondità della cava, il travertino dà prova di eccezionale compattezza. Di conseguenza, la porosità tipicamente associata a questa pietra naturale è rilevabile solo in superficie. Per tali ragioni è adatto a lavori di taglio, incisione e lucidatura dal grande impatto visivo. Oltre all’indiscutibile valore estetico, il travertino può vantare ulteriori qualità intrinseche: è naturalmente antiscivolo, richiede una manutenzione minima ed è altamente resistente agli attacchi atmosferici.
La venatura del travertino romano è un dettaglio pieno di fascino. Non a caso, il travertino viene scelto sia come rivestimento per le facciate dei palazzi che come pannello per illuminare gli interni: pregiati sono i pavimenti in marmo travertino. Questo materiale, infatti, è in grado di trasmettere calore e un senso di tranquillità all’ambiente. I minerali di cui è composto il travertino contengono ossidi che sono i veri responsabili della colorazione: si tratta, quindi, di un effetto del tutto spontaneo dai risultati imprevedibili.
Il travertino romano si diversifica in colorazioni chiare, scure, oniciate e bianche.
Il travertino, grazie alla sua resistenza, è il materiale ideale per rivestire sia gli esterni che gli interni. Questa pietra è al contempo anche molto elegante e raffinata, fattori che la rendono perfetta in qualsiasi contesto architettonico o di arredamento, da quello più classico a quello più moderno.
Non costa più della ceramica e del parquet, è sostenibile, è facile da pulire e di lunga durata.
Oltre alla qualità della resistenza, il travertino è una pietra molto versatile grazie alla grande varietà di colori in cui è disponibile. Queste variazioni cromatiche sono il risultato dell’incorporamento di ossidi e altre impurità all’interno della struttura cristallina della roccia, fenomeno che dà vita a tantissime sfumature che vanno dal bianco fino al color noce, dal rosa al rosso scarlatto. Ecco perché non esistono combinazioni standard con il travertino; questa roccia si adatta perfettamente a qualsiasi contesto di utilizzo, abbinandosi agli arredi già presenti in modo naturale e armonico.