Catania - In piena pandemia Covid alla catanese G.G.G. si erano inventati prima gli ospedali mobili, trasportabili ovunque e operativi all’istante; poi il MultiVaxVan, veicolo portavaccini speciale in grado di trasportare contemporaneamente sieri a 3 temperature diverse. Ora c’è la crisi energetica e la storica società della famiglia Grasso sta escogitando un veicolo elettrico particolare, sempre fuori dagli schemi. Ricaricabile con pannelli solari e dotato di batteria intercambiabile, che abbatte i tempi del pit stop alla ricarica.
«Quando si è in riserva si va in una stazione e si scambia la batteria con una carica, annullando così i tempi morti» spiega l'ingegner Giovanni Grasso jr. Le figlie Arianna e Ludovica sono alla quarta generazione di un’azienda fondata nel 1962 da nonno Giovanni senior. All’interno di questo nuovo modello di delivery-van, utilizzabile per il trasporto di persone come di merci (il pianale è a quota marciapiede), c’è pure un "navigatore" per gestire le consegne in funzione di percorso, traffico, autonomia e priorità. Ma «stiamo lavorando anche a un piccolo autobus ultraleggero - annuncia Giovanni -, silenzioso, ecologico, capace di circa 40 passeggeri».
Di necessità virtù e, lento pede, le fonti energetiche alternative alle fossili si stanno finalmente propagando nell'assolata e ventosa Sicilia. «Gli operatori sono interessati, al momento però non abbiamo bisogno della semplice vendita mordi e fuggi - conclude - ma di una collaborazione di ricerca per lo sviluppo finale del prodotto e dei contesti operativi. Discorso a parte merita la versione bus, è difficile trovare una ditta del trasporto pubblico locale che riesca a dedicare energia a questo progetto, ma confidiamo di trovare il partner giusto». Magari all’estero.