Cominciamo col dire che la dieta giapponese è una dieta ipocalorica che quindi evita zuccheri, fritti, formaggi e dolci. Il Giappone vanta più di un record in fatto di alimentazione: è il paese al mondo col più alto tasso di centenari ed ha uno dei tassi di obesità più bassi del mondo. Insomma il paese del Sol Levante è da prendere come esempio in fatto di dieta e in effetti non sono pochi i ricercatori che hanno studiato e continuano a studiare l'alimentazione a tavola seguita da questo popolo così longevo. Il Giappone può quindi essere preso ad esempio anche dalla cultura occidentale, in particolare il Washoku è l'arte della cucina giapponese con tutte le sue pratiche relative alla preparazione al consumo del cibo nel paese nipponico. Questa espressione che possiamo tradurre con cibo giapponese, in realtà comprende la qualità degli ingredienti che si sposa col concetto di armonia, gradevolezza anche estetica della pietanza e la ritualità del pasto condiviso.
Dieta giapponese: i segreti della longevità
La filosofia giapponese trova a tavola la sua evidenza: ogni eccesso è rigorosamente bandito, anche il cibo deve essere fonte di equilibrio. I piatti giapponesi sono molto semplici, per cui non richiedono mai elaborazioni particolari. Questo fa sì che i cibi conservino tutti i benefici nutrizionali. In particolare la dieta è a base di prodotti freschi di stagione, ovvero le verdure e pesce che vengono consumati molto spesso crudi conditi con dell'aceto di riso e della sala di soia. Non vi è quindi alcuna aggiunta di grassi o di sale. La dieta giapponese include anche il consumo di alghe marine e semi di soia. A contribuire alla preservazione dell'apporto di tutti gli elementi nutrizionali degli alimenti è anche il wok che permette di cuocere velocemente le verdure, la carne e il pesce. Inoltre negli ultimi tempi il konjac, una radice usata in Asia da qualche anno si sta diffondendo anche nella cucina occidentale. Lo si utilizza soprattutto per cucinare una pasta che si chiama shirataki che presenta caratteristiche molto gradite agli sportivi: non contiene glutine e ha un apporto calorico molto basso, è fonte di sali minerali, è ricco di fibre ed ha un elevato potere saziante e riduce il colesterolo. Per quanto riguarda le bevande i nipponici sono dei grandi consumatori non solo di the verde, ma anche di sobacha, un infuso di grano saraceno tostato che serve a drenare e disintossicare l'organismo.
La dieta giapponese può essere di esempio anche per quanto riguarda un corretto approccio al cibo. Ad esempio l'uso delle bacchette permette di concentrarci sul pasto e di assaporare a pieno quello che stiamo mangiando e quindi di masticare lentamente gli alimenti, altro accorgimento importante per favorire una corretta digestione. I giapponesi mangiano in ciotole che permettono di consumare la giusta quantità di cibo. Ed in effetti mangiare non fino alla completa sazietà ma terminare il pasto un po' prima, è un altro dei segreti dei giapponesi a tavola.
A completare la dieta vi è anche la pratica dell'attività fisica che si svolge soprattutto nei parchi e viene praticata non solo dagli adulti, ma anche i bambini fin dalla più tenera età vengono educati a prendersi cura del proprio corpo con la ginnastica.