Cronaca Giarratana

Giarratana, l’omicida: "Ho ucciso Rosalba, chiama suo marito"

Il movente pare sia da collegare alla sfera personale e caratteriale del 66enne

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Giarratana - L’anziana madre ha assistito impotente all’omicidio della figlia, immobile sul letto senza poter far nulla mentre il cognato sgozzava con ferocia inaudita la sua Rosalba. Un particolare agghiacciante quello emerso dal delitto che ha visto vittima, Rosalba Dell’Albani, la 52enne uccisa dal cognato, Mariano Barresi, di 66 anni.

La vittima è stata assassinata accanto alla madre, in un lettino vicino al suo dove dormiva per assisterla di notte: si dava il cambio per accudire il genitore con le altre due sorelle. Il delitto è avvenuto in una palazzina a due piani abitata da due sorelle della 52enne e dalla madre, che viveva al piano terra. Barresi, assistito dal suo legale, ha ammesso le proprie responsabilità durante l’interrogatorio del magistrato al quale ha detto, tra l’altro, di «sentirsi depresso negli ultimi tempi dopo essere andato in pensione quasi due anni fa».

Il cognato stava al secondo piano. Le tre case erano tenute con le porte interne aperte. Secondo una prima ricostruzione, Barresi, carattere chiuso, qualcuno dice anche depresso, da poco in pensione (lavorava in una ditta di distribuzione alimentare) sarebbe uscito dalla sua abitazione, al secondo piano, armato di coltello, intorno alle 5.30 del mattino. Sarebbe sceso a piano terra e avrebbe ucciso la cognata sotto gli occhi della madre di Rosalba. Poi è risalito al primo piano, ha bussato ad una della sorelle e avrebbe detto: “Ho ucciso Rosalba, avverti suo marito”, confessando così l’omicidio. Il movente pare sia da collegare alla sfera personale e caratteriale del 66enne. (Francesca Cabibbo, Il Giornale di Sicilia)


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