Cronaca Latina

Patricia, uccisa da un branco di cani a Latina: ex barista, sognava di fare la cantante

Patricia Masithela, 29 anni, diplomata all’Istituto agrario e madre di un bambino di 5 anni.



Latina - Azzannata da un branco di cani, è morta per le gravi ferite all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La vittima è una ventinovenne nigeriana di origine — ex barista e madre di un bambino di 5 anni — che, nella notte tra domenica e ieri, intorno alle 3 e mezza, si trovava nel giardino di una casa semiabbandonata, alla periferia del capoluogo pontino, di proprietà di un suo vecchio amico: cosa facesse lì non è chiaro e le indagini puntano anche ad accertare il contesto in cui è avvenuta la tragedia. 

Patricia Masithela era nata in Italia e si era diplomata all’Istituto agrario locale. L’altra notte ha varcato il cancello di quella villa forse non consapevole del rischio di incontrare quel branco di cani: cinque animali l’hanno circondata all’improvviso. Lei ha provato a mettersi al riparo, ma è stata subito azzannata in varie parti del corpo. 

La casa abbandonata

Le urla strazianti della ventinovenne hanno richiamato l’attenzione dei vicini, che hanno allertato i soccorsi. Gli agenti di polizia e l’equipaggio di un’ambulanza si sono precipitati nella villetta. E i cani, ancora molto aggressivi, si sono allontanati dalla ferita solo quando un poliziotto ha esploso alcuni colpi di pistola in aria per spaventarli. Agghiacciante la scena: la 29enne era ancora cosciente, ma aveva perso molto sangue, con il corpo lacerato dai morsi dei cani in diversi punti.

La casa era semiabbandonata e i cani trascurati, malnutriti e molto aggressivi. E in più non è chiaro perché Patricia Masithela stesse entrando in quell’abitazione, nonostante non ci fosse nessuno, da quel che risulta. E quali contatti avesse con il proprietario: con lui c’era stata una relazione in passato e, sempre lui, il 4 gennaio era riuscito a frenare la furia dei cani durante l’aggressione a un’altra persona.


© Riproduzione riservata