Cultura Siracusa

Ulisse al teatro greco di Siracusa, c'é Mattarella e Steinmeier

Uno spettacolo per quadri, tableaux che prendono forma in scena mentre tutto intorno è in continuo movimento seguendo i tempi delle musiche originali



Siracusa - La patria? E' la terra dei genitori, dell'infanzia cui ciascuno vorrebbe tornare, ma a Ulisse hanno cancellato il volo per Itaca. E Odisseo-Giuseppe Sartori è già in scena mentre ancora il pubblico entra a teatro e si prepara ad assistere allo spettacolo. 

C'erano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica Federale tedesca Frank-Walter Steinmeier ieri sera al teatro Greco di Siracusa ad assistere alla acclamata replica di "Ulisse, l'ultima odissea" per la regia di Giuliano Peparini. 

“Itaca- Here comes the sun” annuncia il tabellone luminoso dell'aeroporto, straordinaria scenografia dello spettacolo che mette insieme grecità e teatro contemporaneo. 

Siamo al gate per Itaca, ma a causa del maltempo tutti i voli sono stati cancellati.
Il primo elemento che sa di ‘attualizzazione’ è lo scenario. Siamo in un luogo noto a tutti dove tanti passeggeri vestiti uguali, con valige uguali, entrano, passano, vivono lo spazio con una gestualità a ritmo sincopato e veloce. La frenesia del tempo è resa dalla sincronizzata plasticità dei ballerini-attori. Ma poi arriva la crisi, l’evento che fa saltare il ritmo: una tempesta ferma tutti gli aerei. L’aeroporto da luogo di partenza diventa un luogo di arresto: è là che il viaggio diventa un’odissea, chissà che non vi sia lo ’zampino degli dei’. E così mentre il contesto racconta la storia di un aeroporto, in uno scenario ccontemporaneo, fin dalle prime parole prende vita l’antica storia di Ulisse e del suo desiderio di ‘ritorno’ alla sua patria, dalla sua famiglia.  

Ulisse? E' spossato, anche per lui sono trascorsi 20 anni. All’improvviso si aprono le porte del gate ed entrano in scena cento tra ballerini e acrobati, tutti con le loro valigie, danzano sul ritmo incalzante delle percussioni della colonna sonora composta da canadese di ispirazione indie-folk Reuben and the Dark. I versi di Omero sono stati scelti e tradotti da Francesco Morosi, il protagonista Ulissse è Giuseppe Sartori. Nel cast Massimo Cimaglia nel ruolo di Aedo/Polifemo, Giulia Fiume nel ruolo di Calipso/Anima di Anticlea, Alessio Del Mastro nel ruolo di Anima di Tiresia/Lo spazzino, Giovanna Di Rauso nel ruolo di Circe, Gabriele Beddoni nel ruolo di Argo e Gianlorenzo De Donno nel ruolo di un viaggiatore. 

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L’aeroporto con i suoi sedili, con i suoi banconi di imbarco movibili, con le sue hostess e pulitori diventa un espediente che permette di selezionare e raccontare liberamente le vicissitudini di Ulisse, intervallandole con un ritorno alla dimensione dei viaggiatori in attesa del proprio l’aereo. Lo spazio viene sdoppiato in due dimensioni temporali che alternandosi creano una libertà nella sequenza narrativa. 

La fine della prigione dalla ninfa Calipso, la tempesta nel mare, la disavventura nella terra dei lotofagi, l’inganno del cavallo di Troia, l’accecamento di Polifemo, l’incontro con la maga Circe e la trasformazione dei suoi compagni in maiali, la discesa negli inferi con l’incontro con Tiresia e la madre, l’incontro con le sirene rosse sinuose e aggressive, pendono voce e corpo saltando da un piano narrativo all’altro. Tutti intensi gli attori, interpreti di grande impatto, con un’impostazione classica e mai sopra le righe. Ogni attore è voce innanzitutto, di cui sa gestire e rendere reale l’interpretazione, ma è anche corpo. Odisseo, stimolato da un aedo d’eccezione come Massimo Cimaglia, e dal coro di viaggiatori si racconta, di scena in scena.

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Oltre il testo ci sono dei video, c’è la musica creata dal gruppo canadese Reuben and the Dark, ma soprattutto c’è l’azione. E non smette mai di sollecitare lo spettatore. Ogni storia diventa come un quadro in cui il corpo diventa parte di immagine e resta nella memoria. Dai voli rocamboleschi in aeroporto di viaggiatori persi nella frenesia, a ognuna delle situazioni raccontate da Ulisse. 

I compagni-maiali con Circe, le sirene ammalianti tutte in rosso a cui fanno da contraltare i volti dei marinai concentrati sulla loro rotta, alle scene di Polifemo con lo spazio superiore della scena utilizzato come luogo altro.

Uno spettacolo nello spettacolo il gusto di Peparini per i “quadri”, tableaux che prendono forma in scena mentre tutto intorno è in continuo movimento. Alla fine i minuti di applausi sono stati 7 e 39 secondi. 

Vi proponiamo il VIDEO con l'interpretazione, fuoriprogramma, della colonna sonora dello spettacolo da parte di Reuben Bullock in onore al Presidente Sergio Mattarella. 


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