Di Markus Fritsche si fidavano tutti. Lavorava come addetto alla sicurezza presso lo stabilimento Mercedes Benz di Dusseldorf, poi la chiamata da parte della famiglia Schumacher nel marzo 2012, un anno e mezzo prima del terribile incidente sugli sci della leggenda della F1 — 7 mondiali e 91 gare vinte in 19 splendide stagioni per una fortuna stimata in mezzo miliardo di euro — che da allora non è più comparso in pubblico, curato 24 ore su 24 dalla moglie Corinna, attentissima alla privacy. Per otto anni nessuno ha avuto dubbi sulla lealtà del 53enne, al quale è stato concesso un accesso privilegiato agli aspetti più intimi delle procedure mediche dell'ex pilota. Ma quando la famiglia del tedesco ha deciso di apportare delle modifiche al regime di assistenza comunicandogli il licenziamento, Fritsche ha escogitato un elaborato piano di ricatto per cui oggi rischia almeno quattro anni di carcere.
Nelle ultime ore ne sono stati svelati i dettagli e l'obiettivo, cioè estorcere alla famiglia Schumacher ben 15 milioni di euro, minacciando la pubblicazione sul dark web di foto molto personali dell'ex campione. Fritsche avrebbe infatti reclutato un amico di lunga data, Yilmaz Tozturkan (buttafuori in un night club), e il figlio di quest'ultimo, esperto di informatica, per mettere le mani su 1.500 immagini, 200 video e dettagliate note mediche. La maggior parte di questo materiale ipersensibile sarebbe stata racchiusa in quattro chiavette Usb e due dischi rigidi che Fritsche avrebbe prelevato dalla villa di Schumacher una volta realizzato che gli avrebbero chiesto di mettersi da parte.
La mattina del 3 giugno scorso Tozturkan si mette in contatto con la famiglia Schumacher attraverso un numero anonimo, svelando di essere in possesso di foto e video. Allo stesso tempo il figlio, Lins, invia alla residenza dell'ex pilota quattro immagini, avvertendo l'intero staff del tedesco che da quel momento avrebbe avuto un mese di tempo per racimolare 15 milioni di euro da pagare in due rate, pena la pubblicazione delle immagini sul web. Appena una settimana dopo, tuttavia, Tozturkan e suo figlio vengono arrestati dalla polizia tedesca dopo essere stati posti sotto sorveglianza.
Tozturkan si trova attualmente in custodia cautelare, mentre suo figlio e Fritsche, che vive a Wulfrath, sono in libertà su cauzione. All'udienza del mese prossimo, il giudice Birgit Neubert deciderà se ci sono prove sufficienti per procedere con il caso; sono già state fissate quattro date per ulteriori udienze, l'ultima delle quali il prossimo febbraio. I pubblici ministeri chiedono almeno quattro anni di carcere, ma il giudice potrebbe optare anche per pene più lunghe.