Vittoria - Il gup del tribunale di Gela, Francesca Pulvirenti, ha disposto il rinvio a giudizio per tutti i coinvolti in un presunto giro di sostanze vietate, usate da frequentatori di palestre per gonfiarsi i muscoli come canotti. In tutto sono 13 gli imputati che tra quasi un anno, a luglio 2023, dovranno presentarsi a processo. Tra le contestazioni mosse, c’è la ricettazione. L’inchiesta, coordinata dai pm della procura gelese e condotta dalla polizia, partì in realtà da verifiche su altri crimini del territorio nisseno; da qui, gli investigatori s'imbatterono per caso in un giro di sostanze tossiche e proibite dalla legge, funzionali ad aumentare il volume corporeo del fisico, che sconfinava nella provincia iblea.
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Ci sarebbe stato un diffuso commercio tra frequentatori di palestre e centri fitness, alcuni impegnati in competizioni amatoriali di body building. Tra gli assuntori ci sarebbero stati anche casi di malori, che li avrebbero costretti a rivolgersi ai pronto soccorso degli ospedali della zona. Gli accertamenti vennero condotti a Gela e nel ragusano, soprattutto a Comiso e Vittoria. Non sono coinvolti i titolari delle palestre. Grazie alle intercettazioni telefoniche, lo scorso febbraio i magistrati hanno chiuso l'indagine chiedendo il rinvio a giudizio dei responsabili dello smercio illegale. Le difese si sono opposte, escludendo irregolarità e spiegando che in molti casi i prodotti ingeriti - anabolizzanti e integratori - erano liberamente acquistabili su siti internet specializzati. Il giudice, però, non ha accolto la loro versione dei fatti.