Catania - E anche quest'anno il canto delle suore benedettine di via Crociferi non è stato "risparmiato" dal ritardo della processione di Sant'Agata. «Abbiamo cantato alle 11,30 della domenica - dice la Priora, suor Maria Giovanna - E devo dire che eravamo anche un po' sbandate, noi siamo abituate ai nostri orari. Comunque, è andata così».
La maggioranza della cittadinanza catanese si ricorda di queste suore solo durante la festa di Sant'Agata, ma la vita di queste suore non si svolge "fuori" dal mondo. Le Benedettine gestiscono una scuola dell'infanzia e la loro porta è aperta a quanti abbiano bisogno di una parola di conforto o di una preghiera.
Da sette anni, alla comunità di queste suore si è aggiunta anche suor Veronica, una novizia di 34 anni, che proprio giovedì prossimo farà professione permanente dei voti di povertà, obbedienza, castità, stabilità e conversione dei costumi, proprio nella chiesa di San Benedetto. La scelta di suor Veronica, il cui vero nome è Lucia, è una scelta che oggi più che mai induce a riflettere, considerata l'attuale rarità della monacazione e l'affermarsi di costumi sempre più veniali. Eppure Veronica è una ragazza come tante altre e che più delle altre ha lo sguardo serenamente pacato di chi ha il coraggio e la fortuna di dire: «Io sono felice». Quanti di noi, possono "osare" pronunciare queste parole, con tale naturalezza?
Veronica è originaria di Palermo e la sua vocazione comincia poco prima dei 27 anni: «Io non avrei mai creduto di diventare monaca di clausura nella mia vita, ma tutto è iniziato quando frequentavo l'università. Durante il tragitto che da casa mi conduceva all'università o durante altre passeggiate, ogni qual volta vedevo una chiesa aperta sentivo il bisogno di entrarci. E una volta rimasi profondamente colpita da un ostensorio contenente il Santissimo Sacramento, cioè Gesù. Da quel momento ho capito che il mio unico desiderio era quello di adorare e contemplare Gesù e, consigliata da un padre spirituale, ho capito che l'ordine giusto per me era quello delle Benedettine. Io volevo poter alzarmi per pregare e adorare Gesù anche di notte». «Una delle regole benedettine impone di pregare quasi a ogni ora - ci spiega meglio la Priora - Gesù non è mai solo, perché noi organizziamo dei turni di adorazione sia di giorno che di notte».
«Tornando a Sant'Agata Dice suor veronica - mi sento di dire che lei potrebbe costituire un modello di integrità e coraggio, valido ancora oggi e ancor più per le donne. Così come Agata ha saputo dire no a Quinziano, tutti noi possiamo opporci alla futilità e alla materialità della vita, all'egoismo, ai piaceri passeggeri, abbandonandoci a Dio e alla felicità vera. Nessuno è certo chiamato al martirio, ma tutti dobbiamo essere in grado di fronteggiare le contrarietà e le difficoltà della vita».
Veronica prenderà i voti permanenti giovedì: in quest'occasione, esattamente come per un matrimonio - con Dio, però - accorreranno i genitori, gli amici, i parenti, per stare accanto a una giovane ragazza come tante, che ha fatto solo una scelta controcorrente e di cui restano indimenticabili quegli occhi sereni.
Signori miei arrivederci, vado in clausura
Una voce in più nel coro delle Benedettine. Scelta controcorrente
di Redazione
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