Attualità Chiaramonte Gulfi

Il vescovo Paolo Urso ha benedetto e inaugurato la nuova Via Crucis

Le donazioni dei cittadini

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Chiaramonte Gulfi - Un sogno lungo 25 anni. Che ieri, finalmente, è diventato realtà. La benedizione della Via Crucis, nel giardino retrostante il santuario di Gulfi, formata da quattordici artistiche stazioni con pannelli in bronzo dello scultore Nunzio Di Pasquale, ha rappresentato per Chiaramonte un vero e proprio evento. La determinazione del rettore del Santuario, don Giuseppe Burrafato, la collaborazione e l’entusiasmo di Paolo Failla con la sua impresa edile, la progettazione di Rosario Cappello, il supporto di decine e decine di benefattori, ha reso possibile il proseguimento e il completamento dell’opera ideata, nel lontano 1988, dall’arciprete parroco Pollicita, parzialmente concretizzata da don Salvatore Scollo e a cui diede un impulso essenziale il predecessore di don Burrafato, don Giovanni Meli. Ieri pomeriggio, alla presenza di centinaia di fedeli, dei rappresentanti del clero chiaramontano e non solo, è stato il vescovo della Diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, a benedire la Via Crucis del santuario che ospita il simulacro della Madonna di Gulfi, regina e patrona di Chiaramonte. “Il dato più significativo – ha spiegato il presule – è rappresentato dalla partecipazione della gente ad una tradizione fondata e radicata nel cuore dei fedeli che è la Via della Croce, intesa come espressione del dolore dell’umanità. E la gente, pur in questi momenti di grande crisi economica, ha contribuito in maniera determinante a realizzarla, sia come progetto, sia come donazione ma anche come lavoro offerto. Allora è realmente questo il segno di una devozione alla Madonna particolarmente sentita qui nella nostra terra ma anche il segno di una condivisione perché questi luoghi siano belli, luoghi nei quali si possa sperimentare la vicinanza della gente, la presenza del Signore, la presenza della Madonna e la solidarietà di tutti”. Anche il sindaco, Vito Fornaro, presente alla speciale cerimonia, ha voluto sottolineare il fatto che “la Via Crucis è di tutta Chiaramonte, realizzata grazie alla donazione di numerosi cittadini chiaramontani ma soprattutto grazie al lavoro di artigiani e maestranze locali che si sono dati da fare per quello che costituisce un patrimonio rappresentativo della nostra comunità. Il santuario – ha aggiunto il primo cittadino – identifica la nostra comunità, la nostra città. Ogni qualvolta si aggiunge qualcosa di bello al santuario lo si aggiunge alla nostra città. Siamo certi che grazie alla realizzazione di questa Via Crucis aumenterà la fruizione di un santuario che attira già numerosi devoti. E tutto ciò per il prestigio di Chiaramonte ma anche per mettere in evidenza la fede che manifesta l’intera comunità cittadina”. E’ stato il vescovo, dopo la benedizione, a tagliare il nastro inaugurale e, accompagnato dal rettore del santuario, don Burrafato, a visitare, assieme ai rappresentanti istituzionali, del clero e ai fedeli presenti, le quattordici artistiche stazioni che rappresenteranno un punto di riferimento speciale per la comunità religiosa del centro montano e delle zone limitrofe. “”Ringraziamo tutti coloro – ha detto in conclusione don Burrafato – che hanno contribuito alla riuscita di questo speciale progetto. Chi vuole può ancora donare la sua offerta per fare in modo che questa Via Crucis possa diventare a tutti gli effetti espressione della volontà e della devozione dei fedeli”.


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