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Sicilia: Crocetta a sindaci, mio Governo il piu' vicino a voi, lavoriamo insieme



Palermo, 6 mag. "Ritengo che il mio sia stato in assoluto il governo più vicino ai sindaci dell'ultimo decennio. Solo che la bacchetta magica non esiste e per risolvere i problemi della Sicilia dobbiamo assolutamente risanare e riqualificare la spesa. A questo sforzo siamo chiamati tutti, attraverso le politiche di spending review, di lotta all'evasione, di rilancio produttivo e di ripresa, che cominciamo comunque a registrare". A dirlo è il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in una lettera aperta indirizzata a tutti i sindaci dell''Isola all'indomani dell'assemblea degli amministratori locali siciliani, organizzata dall'Anci a Palermo. "In questi ultimi tre mesi, pur avendo registrato una disponibilità al dialogo e al confronto della maggior parte dei sindaci dice ancora il governatore , mi sono visto di fronte a una tendenza pan sindacalista di una piccola minoranza, come se la Regione fosse una sorta di padrone a cui fare la lotta". Pur senza nominarlo, il governatore attacca poi Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell'Associazione dei Comuni siciliani. "Nessuno mi ha chiesto un incontro scrive Crocetta nella lettera ma qualcuno ha continuato a chiedere commissarimenti, come se oggi un commissariamento potesse risolvere i problemi e non invece aggravarli. Voi sapete bene cosa sono i commissariamenti per i comuni, la morte civile per i comuni stessi". "Noi dobbiamo farcela tutti insieme e sono convinto che ce la faremo prosegue Crocetta , attraverso una politica di dialogo e coesione, sapendo che in Regione c'è un sindaco che capisce bene i problemi dei comuni e vuole risolverli. Così come sono convinto che tutti i sindaci sanno che per risolvere i problemi delle loro città, si devono risolvere i problemi della Sicilia. Le questioni sono tutte legate, non esistono scorciatoie, insieme affrontiamo il rilancio con riqualificazione della spesa e rigore". Ma per il presidente della Regione siciliana "lo sviluppo non potrà intervenire se le istituzioni confliggono, dobbiamo superare tutti la logica del vertenzialismo, per abbracciare quella della collaborazione e della coesione".


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