Attualità Vittoria

Inaugurato il campo sportivo polivalente Marco Verde

Nell'area dell’ex campo di concentramento

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Vittoria - “Quando si inaugura un impianto sportivo di base in una città e lo si mette a disposizione dei giovani è un traguardo di cui bisogna essere orgogliosi come amministratori, così quando un’opera pubblica si completa addirittura un anno prima rispetto ai tempi fissati dal bando del ministero dell’Interno”.
Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia, insieme al prefetto di Ragusa Annunziato Vardè, dopo aver tagliato il nastro inaugurale del nuovo impianto sportivo polivalente all’interno dell’area dell’ex campo di concentramento, oggi Cittadella fieristica Emaia, e aver scoperto la targa che porta il nome di Marco Verde, il carabiniere di Vittoria ucciso a Napoli in un conflitto a fuoco con un camorrista, al quale l’impianto è intitolato, si mostra soddisfatto per aver consegnato in tempo record alla città una nuova struttura sportiva di base utile anche a ribadire i valori della legalità.
Segnali di forte commozione si sono vissuti alla presenza del prefetto di Ragusa Annunziato Vardè, del comandante provinciale dei carabinieri Sigismondo Fragassi, del comandante provinciale della guardia di finanza Claudio Solombrino quando è stata data lettura del messaggio inviato dal magistrato di Cassazione Bruno Giordano, impossibilitato a partecipare all’inaugurazione, per un imprevisto impegno istituzionale dettato dalla convocazione straordinaria della Commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro per la strage di Modugno.
“Ho letto la tua storia – scrive il magistrato – e ti immagino come tanti ragazzi di Vittoria, che a un certo punto sulla soglia dei vent’anni vogliono decidere la propria vita, senza compromessi, in modo normale, pulito; immagino che un giorno hai indossato la divisa di carabiniere per fare una scelta onesta e dignitosa ma anche per provare a vivere in modo diverso, per esercitare il diritto a conoscere un nuovo orizzonte. Invece sei andato incontro a un criminale con il coraggio che si chiede a tutti, non solo a coloro che indossano una divisa. Immagino che avresti fatto a meno di questa notorietà e di essere riconosciuto quale vittima del dovere. Per noi, Marco, tu sei molto di più. Sei un esempio di cittadino e di uomo, semplicemente onesto e coraggioso, come dovremmo esserlo tutti e come tutti vorremmo che lo fossero i nostri concittadini”.
Ad onorare la memoria di Marco Verde anche il comandante provinciale dei carabinieri Sigismondo Fragassi che, commosso, ha tratteggiato la figura del carabiniere vittoriese ucciso il 12 marzo 1991, proprio il giorno del suo compleanno, e rivolgendosi ai tanti ragazzi presenti sul parquet del nuovo impianto, li ha incoraggiati ad affrontare la vita con coraggio e lealtà, ma tenendo presenti i valori della legalità. Parole di incitamento al sano agonismo e ai valori genuini dello sport improntate alla lealtà e al rispetto delle regole sono arrivate dal campione paralimpico di tiro con l’arco (oro a Sydney, nel 2002) Giuseppe Carrubba e dal giornalista Gianni Molè. Un grazie per l’attenzione riservato al loro congiunto è stato espresso da Maurizio Verde, fratello del carabiniere ucciso, a nome dell’intera famiglia per un evento che onora la memoria di Marco.
Poi il via all’esibizione da parte dei giovani atleti vittoriesi con mini-incontri di calcio a 5, pallavolo e basket, secondo un dettagliato programma predisposto dal consulente per lo sport del sindaco di Vittoria, Fabio Prelati. “C’è un grande movimento sportivo di base – ha detto Prelati – che dimostra la vitalità di Vittoria e la passione di tanti tecnici, animatori e atleti che rappresentano il futuro sportivo di questa città”.
L’impianto sportivo polivalente “Marco Verde” è stato realizzato nell’ambito del Progetto Quadro “Io gioco legale", inserito nel Pon "Sicurezza per lo Sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013" del ministero dell’Interno che ha ottenuto un finanziamento di 508 mila euro e con un co-finanziamento del comune di Vittoria di 32 mila euro. L’opera è stata realizzata dall’impresa Coco di Paternò, progettista l’ingegnere Filippo Floramo e responsabile unico del procedimento l’architetto Giacomo Sortino dell’assessorato ai Lavori Pubblici del comune di Vittoria.


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