Ragusa - La decadenza del cinema italiano, secondo Paquale Scimeca. Intervistato da Gianni Molè, nella seconda serata del Videolab Film festival, il regista palermitano ha lanciato un atto d’accusa: “Quello che sta attraversando la nostra società è un periodo di decadenza. Il cinema italiano, per esempio, è in mano agli affaristi, ai filistei, ai farabutti, ai filibustieri. In una parola, al mercato. Il cinema è diventato una merce come un’altra. C’è chi ha voglia solo di produrre film di cassetta. Eppure, io credo che la salvezza del cinema risieda, soprattutto, nella sua origine: essere una forma d’arte”. Sul palco dei Videolab, nel cortile di Kamarina, Scimeca ha anche annunciato un suo progetto “un film sulla storia di Cristo. Spero di completare la scrittura e di girarlo”.
E’ stato presentato anche un medio metraggio di 45 minuti che racconta come il viaggio di Maria e Giuseppe alla volta di Betlemme. Ma il film diventa anche un atto d’accusa contro la mafia.