Attualità Santa Croce Camerina

Le Iene a Santa Croce: abbattere la caserna, perchè?

L'assessore e la casa



Santa Croce Camerina - Sull’estate di Punta Secca cala il sipario, ma ancora a favore di telecamera. Non quella della troupe Palomar venuta a girare un episodio jolly de Il Commissario Montalbano. Nemmeno quella piazzata sulla tanto vituperata Ztl, sentinella 2.0 che, tra l'altro, ha oscurato ieri lo zoom stagionale sul varco pedonale del centro di Marinella. Ad aprire l’obiettivo sulla frazione sono state, questa volta, Le Iene, i “man in black” del piccolo schermo, in azione per fare luce sull'iter procedurale che ha portato, il 23 maggio del 2014, al discusso abbattimento della ex caserma della Guardia di finanza. Il gigante di cemento e ferraglia è stato “cancellato” dall'amministrazione retta dal sindaco Franca Iurato, che aveva, tra l'altro, anticipato nel suo piano programmatico l'intenzione di fare tabula rasa per la costruzione di un belvedere.
Le Iene hanno sentito per primo l'assessore Giansalvo Allù, additato dai detrattori poiché proprietario di una abitazione limitrofa al perimetro osteggiato; interpellato anche il consigliere Luca Agnello, membro dell'opposizione, che si è tolto più di un sassolino dalla scarpa.
Dal microfono della Iena Gaetano Pecoraro, il primo cittadino Iurato non è stata rintracciata lunedì, primo giorno di riprese; salvo, poi, presentarsi sotto i riflettori in sala giunta, ieri mattina, dove ha messo in chiaro come stanno le cose, almeno per lei: “Circa 40 anni fa, la caserma venne affiancata da due fabbricati che occuparono altrettante terrazze sul mare. Alcuni anni dopo venne abbandonata, mentre i detti fabbricati non vennero mai utilizzati perché inagibili. Con il passare degli anni il complesso, oramai in disuso, andò incontro ad un progressivo degrado. Nel recente passato il sito demaniale ha suscitato l'attenzione di imprese del Ragusano che hanno presentato un progetto di sua cementificazione mediante la realizzazione, previa demolizione dell'esistente, di una struttura ricettiva, da cedere, pare, ad una società straniera per diversi milioni di euro. La caserma non ha mai avuto alcun attestato di storicità, per altro da escludere, considerato che la sua demolizione, per la realizzazione della struttura ricettiva, venne autorizzata. E' strano che ancora oggi si continui a difendere un uso privato del bene in odio all'uso pubblico, ora voluto dal nostro Comune. E' bene che l'auspicata indagine giudiziaria si faccia”.
L'incursione ha sorpreso tutti, non, sicuramente e stando a quanto dichiarato da lui sui social, Antonello Firullo, l’imprenditore che ha contattato la trasmissione: "Ho riferito di un edificio storico, non abusivo, abbattuto illegittimamente dall'amministrazione; fatti che denuncio da sempre, dalla stessa mattina dell'inizio dei lavori”.


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