Benessere Tiroide

L'ipotiroidismo si cura anche a tavola: l'alimentazione corretta

Cibi sì e cibi no

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Quando la tiroide funziona poco vi sono diversi sintomi che possono indicare uno squilibrio funzionale di questa ghiandola fondamentale per la nostra salute. Di seguito quelli più frequenti.

• Difficoltà a dimagrire nonostante le diete.
• Capelli che si presentano secchi, fragili tendenti alla caduta, unghie fragili che crescono lentamente.
• Ventre gonfio a cui si può associare stitichezza.
• Scarsa sudorazione anche al caldo.
Pianta dei piedi tendente a un colore giallastro.
• sonnolenza, difficoltà di concentrazione, umore variabile, tendenza alla depressione, rigidità articolare.
• Aumento dei livelli di colesterolo.
Aumentata vulnerabilità alle infezioni.
Naturalmente in presenza di tali sintomi bisogna poi sottoporsi a esami specifici che possano evidenziare la presenza di un problema alla tiroide. In Italia vi sono circa 6 milioni di persone, in prevalenza donne, che ne soffrono.
La riduzione delle sue funzioni (ipotiroidismo) o al contrario un eccesso di attività (ipertoroidismo) può dar quindi luogo a squilibri non indifferenti. L'alimentazione rappresenta un fattore molto importante per prevenire e curare problemi relativi a questa ghiandola, in quanto una delle cause principali dl malfunzionamento della tiroide si deve alla carenza di iodio. Questo elemento favorisce la produzione di tiroxina e quindi migliora l'attività della ghiandola.

Dieta per ipotiroidismo
La tiroide, per funzionare al meglio, ha bisogno di micronutrienti per la sintesi di ormoni, quali la tirosina, lo iodio, vitamina A, zinco, ferro e selenio. Se lavora sotto tono porta l'organismo ad ingrassare.

• Consumare alimenti ricchi di iodio. Il fabbisogno quotidiano di iodio è di 150 microgrammi per gli adulti e 200 per le donne in gravidanza e durante l’allattamento. Si trova soprattutto in pesce e molluschi. Due o tre porzioni di pesce alla settimana sono sufficienti. Le verdure che ci aiutano a perdere peso hanno anche un effetto riequilibrante sugli ormoni. In particolare sono indicate insalate a base di germogli di broccoli, soia, rape e spinaci. Le alghe marine contengono ottime quantità di iodio ma non bisogna abusarne. Altri alimenti consigliati: pomodori, noci, pistacchi, lenticchie, mango, mele e ananas.
• Diminuire grassi e zuccheri. In caso di ipotiroidismo il metabolismo rallenta, quindi è il caso di evitare alimenti che ne contengono molto, in quanto diminuiscono l'assorbimento della levotiroxina. Per questa ragione è da escludere anche il caffè perché impedisce la produzione della levotiroxina ed anche l'alcol che ha un effetto negativo sugli ormoni tiroidei.
• Per i condimenti è indicato l'olio extra vergine di oliva e un cucchiaino di sale iodato o marino integrale. Sì anche all'olio di cocco perchè stimola l'attività di questa ghiandola. Nessuna restrizione per quanto riguarda invece l'utilizzo di spezie ed erbe aromatiche ad esempio origano, salvia e rosmarino.
Carote, finocchi e sedano possono utilizzarsi come spuntini spezza fame.
• Da eliminare il latte e limitare il consumo di formaggi, in particolare se vaccini perché possono rallentare il metabolismo se assunti in eccesso.
• Da limitare il consumo di ortaggi cruciferi quali cavoli, broccoli o cavolfiori, in quanto potrebbero interferire con l'assorbimento dello iodio.
• Da evitare i cereali contenenti glutine (proprio come per i celiaci) perché il glutine irritando l'intestino può ridurre l'assorbimento della levotiroxina somministrata come terapia sostitutiva. Si invece ai cereali senza glutine ad esempio miglio, riso, sorgo.


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