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Grasso viscerale: come eliminarlo con la dieta

Grasso viscerale: ridurlo con l'attività fisica

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Siamo abituati a considerare il grasso come un nemico che attenta alla nostra salute. In effetti al giorno d'oggi il grasso si accumula per una alimentazione sbagliata e non per una reale necessità. Ma se volgiamo lo sguardo agli albori della presenza dell'uomo sulla Terra, dobbiamo fare una differente valutazione. Pensiamo all'Homo sapiens. Ai tempi del nostro progenitore, il cibo a disposizione che l'uomo poteva procurarsi scarseggiava, per cui il grasso accumulato fungeva da riserva da utilizzare nel caso di carestie e epidemie, risultando quindi fondamentale per la sopravvivenza della nostra specie.

Grasso addominale: i rischi per la salute
Oggi ovviamente non è più così, ed anzi il grasso viscerale è un problema di salute. Il grasso viscerale o addominale si chiama così perché si interpone nello spazio tra gli organi interni, insinuandosi quindi tra stomaco fegato e intestino. E' detto così quindi perché si accumula sotto i muscoli dell'addome. Il grasso addominale in eccesso in particolare favorisce la produzione di ormoni e altre sostanze che stimolano l'infiammazione, condizione che ci predispone a patologie metaboliche e cardiovascolari. In particolare il grasso sulla pancia lo si può misurare in centimetri passando un metro intorno al girovita sopra l'ombelico. Dovrebbe essere inferiore di 102 centimetri per gli uomini e di 88 per le donne. In particolare un valore da 13 a 18 indica che il grasso viscerale è elevato, mentre si supera questo valore è da considerarsi molto alto. Si può misurare anche attraverso una particolare bilancia, chiamata impedenziometrica. Va sottolineato che non si tratta di un mero problema estetico, in quanto ne va di mezzo la nostra salute.
La causa è da ricercarsi nel rilascio di alcuni ormoni che possono derivare non solo da una componente ereditaria, ma anche da una dieta non idonea, o per alcuni farmaci. Il grasso viscerale in particolare è causa di uno stato di infiammazione generale dell'organismo. In particolare una delle conseguenze a cui si può andare incontro è la resistenza all'insulina che può manifestarsi anche nei pazienti che non hanno patologia diabetica o di pre-diabete. L'accumulo di grasso viscerale aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, patologie cardiache quali l'infarto, ipertensione, cerebrali quali ictus e l'Alzheimer, tumorali quali il cancro al colon.

Grasso viscerale: ridurlo con l'attività fisica
Tuttavia possiamo correre ai ripari perché è possibile bruciare questo grasso. Per farlo è necessario adottare uno stile di vita sano. In particolare camminando almeno per mezzora ogni giorno magari per portare il cane a fare una passeggiata, evitando la macchina quando dobbiamo fare spostamenti brevi ad esempio andare al supermercato o in un negozio poco distante da casa, fare le scale a piedi evitando di prendere l'ascensore.
Anche la pratica di attività rilassanti è importante perché il grasso nella pancia è favorito dal rilascio del cortisolo, l'ormone dello stress. E' indicata quindi la pratica dello yoga o della ginnastica dolce. Anche dormire poco e male, ad esempio meno di 8 ore a notte o andare a dormire a letto tardi, è un'abitudine che induce scompensi. ll nostro organismo reagisce aumentando la produzione di cortisolo, che abbiamo visto essere responsabile dell'accumulo di grasso nell’addome. La catechina che si trova nel tè verde, se si segue una moderata attività fisica, aiuta la perdita di grasso addominale. Ne sono sufficienti 2 o 3 tazze di tè al giorno.

Grasso viscerale: gli alimenti che ci aiutano
Da un punto di vista strettamente alimentare dovremmo evitare o comunque limitare il consumo di alimenti che contengono grassi di chiara origine animale quali burro, lardo e strutto, che possiamo utilmente sostituire con dell'olio extra vergine di oliva per condire i cibi. Da eliminare in particolare gli alimenti contenenti zuccheri, ad esempio quelli confezionati e i prodotti industriali, che sono maggiormente responsabili del grasso addominale di tipo viscerale e le bevande zuccherate e gli alcolici che possono favorire quindi l'accumulo di grasso sulla pancia. I cereali bianchi raffinati, ad esempio la pasta e il pane, possiamo sostituirli con quelli integrali. Da limitare anche il consumo di carne rossa, formaggi, insaccati che contengono grassi saturi dannosi per la salute e quelli idrogenati che si trovano nei prodotti confezionati. Si quindi ai cereali integrali, alla frutta fresca, alle proteine meglio ancora se di origine vegetale, verdure fresche e acqua in quantità. In particolare sono da privilegiare gli alimenti che presentano un indice glicemico pari a zero quali l'avocado, le olive, i semi oleosi, il cioccolato fondente, le verdure dal sapore amarognolo ad esempio le scarole. Riguardo alle proteine è da favorire il consumo delle carni magre e del pesce. Gli esperti consigliano di bere molta acqua durante la giornata, poca durante i pasti perché così favoriamo la digestione. E' molto importante anche il consumo degli alimenti che contengono fibre solubili quali frutta, come mele, pere, frutti di bosco, prugne, verdure in particolare carote patate cereali avena ed orzo, e le fibre. Riguardo a queste ultime ne sono sufficienti 10 grammi al giorno che corrispondono al consumo di circa due mele di piccole dimensioni.


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