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Coronavirus, il vaccino di Oxford sarà distribuito in dicembre

"E' sicuro e funziona"

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-07-2020/coronavirus-il-vaccino-di-oxford-sara-distribuito-in-dicembre-500.jpg Coronavirus, il vaccino di Oxford sarà distribuito in dicembre


Roma - Il vaccino? Funziona. Il candidato ChAdOx1, messo a punto dallo Jenner Institute della Oxford Universiy, con la collaborazione dell’azienda italiana Irbm di Pomezia, è sicuro e provoca una forte risposta immunitaria, che è durata almeno 2 mesi. In pratica, è in grado di stimolare la produzione di anticorpi e cellule immunitarie T contro il nuovo coronavirus. Questi risultati, pubblicati sulla rivista Lancet, si riferiscono alla fase 1 e 2 di una sperimentazione che ha coinvolto 1.077 adulti sani. «Ulteriori studi – specificano i ricercatori – sono necessari per confermare se il vaccino protegga effettivamente dal Covid-19». Per il momento, precisamente fino al 56esimo giorno della sperimentazione clinica in corso, i risultati sono incoraggianti. Crescono quindi le aspettative per la fase successiva, i test di fase 3, quelli che decreteranno se ChAdOx1 da candidato diventerà un vaccino anti-Covid.

ChAdOx si basa su un vettore virale non replicante, cioè su un virus del raffreddore modificato. Il virus si comporta in pratica come una «navetta» che trasporta il genoma della proteina Spike, quella che il coronavirus SARS-CoV-2 sfrutta per legarsi alle cellule umane e scatenare l’infezione vera e propria. Il vaccino punta quindi ad «addestrare» il sistema immunitario a riconoscere la proteina Spike, far sviluppare anticorpi specifici e colpirla quando si viene esposti al virus reale, prevenendo così l’infezione. Secondo i risultati di uno studio condotto su un sottogruppo di 10 partecipanti, la risposta immunitaria può essere addirittura maggiore dopo una seconda dose del vaccino ChAdOx. «Non cantiamo vittoria, ma incrociamo le dita», dice Piero Di Lorenzo, il presidente e l’amministratore delegato della IRBM: «Sono molto orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto insieme a due grandi colossi, come Oxford e AstraZeneca».

I test sono stati condotti in Inghilterra, Brasile e Sud Africa. «L’Italia no. Questo perché non abbiamo più da tempo l’ambiente virale adatto per sperimentare un vaccino anti-Covid», spiega Di Lorenzo, riferendosi al calo dei contagi che continua a registrarsi nel nostro Paese. Secondo l’ultimo bollettino, i nuovi contagi registrati ieri sono 190, a fronte dei 219 di ieri. Mentre le vittime sono state 13. Anche se il candidato vaccino non è stato testato in Italia, il nostro Paese sarà comunque tra i primi a beneficiarne nel caso superasse tutti i test. «Con la firma apposta dal ministro della Salute, Roberto Speranza, all’accordo con Germania, Francia e Olanda, l’Italia non dovrebbe avere problemi di disponibilità», conferma Di Lorenzo. Se tutto andrà bene, i tempi saranno stretti. «Ci aspettiamo di avere i risultati dei test di fase 3 a settembre. Se tutto andrà come sperato – riferisce Di Lorenzo – prima della fine di quest’anno avremo a disposizione diverse dosi da somministrare alle categorie più a rischio».

A gioire dei risultati raggiunti con il vaccino ChAdOx è anche il premier britannico Boris Johnson, secondo il quale siamo di fronte a notizie «molto positive». Cauto ma entusiasta anche il commento del ministro della Salute italiano, Roberto Speranza: «Serve ancora tempo e prudenza. Ma i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni sono incoraggianti – dice –. L’Italia, con Germania, Francia e Olanda, è nel gruppo di testa per questa sperimentazione. Continuiamo ad investire sulla ricerca come chiave per sconfiggere il virus».


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