Attualità Il conflitto

Guerra ucraina, Sigonella coordina le manovre con i voli civili di Comiso

Aumenta il traffico aereo militare sui cieli siciliani, il colonnello Di Francesco: "A fianco degli americani, pronti a ogni evenienza"

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 Lentini, Sr - “Siamo tutti molto accorti e preparati a gestire situazioni di crisi perché, chiaramente, vorremmo tutti garantire sicurezza alla nostra collettività. Siamo professionisti e, pertanto, siamo preparati: abbiamo alzato il nostro livello di sensibilità ma pur sempre coordinato per far sì che la situazione, laddove dovessero incrementarsi gli elementi di incertezza, ci permetta di svolgere il nostro lavoro al meglio”. Lo dichiara all'Adnkronos il colonnello Emanuele Di Francesco, comandante del 41esimo Stormo Antisom dell’aeronautica militare italiana e dell’aeroporto di Sigonella, riguardo le tensioni internazionali derivanti dal conflitto russo-ucraino. Gli "elementi di incertezza" sono le possibilità che la guerra degeneri coinvolgendo l'intero Occidente: uno scenario in cui la Sicilia - per la sua posizione strategica, al centro di flussi bellici ed energetici - giocherebbe il delicatissimo ruolo di "fronte" europeo meridionale.

Non a caso da lunedì prossimo riprenderanno anche le esercitazioni militari al poligono Drasy di Punta Bianca. Già da febbraio Sigonella si è attivata con droni-spia che monitorano la situazione, ma nell’ultimo periodo “abbiamo avuto un incremento di traffico militare, predisponendo misure ulteriori - spiega Di Francesco -: un’attività armonizzata con il traffico degli aeroporti civili di Catania e di Comiso". Il controllo dei cieli procede quindi in sinergia con gli scali siciliani, per far sì che la maggior presenza di velivoli militari non intralci e si armonizzi con gli aerei passeggeri. Nella base di Sigonella "la Naval air Station americana ha delle parti che sono state concesse per accordi tra i rispettivi governi in uso esclusivo, ma c’è una sinergia quotidiana - chiarisce il colonnello -. Sistematicamente ci vediamo con il comandante, per operare spalla a spalla”. 


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