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Morto Roberto Linguanotto, il pasticciere che inventò il tiramisù

Aveva riscoperto e rilanciato il dolce mentre negli anni Sessanta, a inizio carriera, lavorava in un rinomato ristorante del centro di Treviso

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Treviso - È morto all’età di 81 anni Roberto Linguanotto, il cuoco pasticciere considerato l'inventore del moderno Tiramisù. Linguanotto ha riscoperto e rilanciato il dolce mentre negli anni Sessanta, a inizio carriera, lavorava in un rinomato ristorante del centro di Treviso dove il dolce era stato ideato come variante del classico zabaione per gli uomini che frequentavano una vicina casa di appuntamenti, da cui il primo nome Tiramesù. 

Il suo nome è associato indelebilmente al celebre dolce a base di caffè, biscotti e crema al mascarpone, del quale Linguanotto codificò la ricetta quando lavorava al ristorante «Le Beccherie»: la sua versione è stata depositata in un atto notarile da tre membri della delegazione di Treviso dell’Accademia Italiana della Cucina – Istituto culturale della Repubblica. Nato a Treviso nel 1943, arrivato nel 1970 alle «Beccherie», lavorò a stretto contatto con la moglie del titolare Ado Campeol, Alba, che già dagli anni Cinquanta aveva avuto l’intuizione di fare un dolce a base di caffè e zabaione. Linguanotto cambiò lo zabaione con il mascarpone: nacque così il Tiramesù, poi ribattezzato Tiramisù. E anche se in Friuli, a Tolmezzo, c’è un altro locale, l’hotel «Roma», che ne rivendica la paternità sin dagli anni Cinquanta, quello di Linguanotto è stato un contributo importante alla diffusione dell’iconico dessert.


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