Attualità Il programma di governo

Standing ovation per Draghi: le parole del primo discorso al paese VIDEO

Applaudito intervento in Senato, stasera la fiducia: "Faremo le riforme ma intanto occupiamoci di chi soffre ora"

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/17-02-2021/standing-ovation-per-draghi-le-parole-del-suo-primo-discorso-al-paese-500.jpg Applaudito intervento in Senato, stasera la fiducia: "Faremo le riforme ma intanto occupiamoci di chi soffre ora"


 Roma – Mario Draghi chiede unità, fiducia e coesione e traccia la rotta dell'azione di governo su alcuni punti fermi: accelerare il piano vaccinale, affrontare con misure immediate l'emergenza economica e sociale, usare al meglio le risorse del Recovery Fund seguendo le linee segnate da Bruxelles su digitale e ambiente. Il primo pensiero, però, è per il Covid e la necessità di "combattere con ogni mezzo la pandemia e di salvaguardare le vite dei nostri concittadini. Una trincea dove combattiamo tutti insieme. Il virus è nemico di tutti". Un altro pensiero, prima di entrare nel dettaglio del programma di governo, l'ha rivolto "a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite o fermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loro enorme sacrificio e li ringraziamo. Ci impegniamo a fare di tutto perché possano tornare, nel più breve tempo possibile, nel riconoscimento dei loro diritti, alla normalità delle loro occupazioni".

"Quando usciremo, e usciremo, dalla pandemia, che mondo troveremo? Alcuni pensano che la tragedia nella quale abbiamo vissuto per più di 12 mesi sia stata simile ad una lunga interruzione di corrente. Prima o poi la luce ritorna, e tutto ricomincia come prima. La scienza, ma semplicemente il buon senso, suggeriscono che potrebbe non essere così". Il lungo discorso, durato quasi un’ora, ha toccato a 360° tutti gli ambiti di intervento a breve e lungo termine, guardando anche molto oltre il suo mandato. Il primo punto è la campagna vaccinale: "Gli scienziati in soli 12 mesi hanno fatto un miracolo: non era mai accaduto che si riuscisse a produrre un nuovo vaccino in meno di un anno. La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuirlo rapidamente ed efficientemente. Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari. Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all'interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private". Non potevano mancare le risorse del Recovery: "Avremo a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni. Queste risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della nostra economia. La quota di prestiti aggiuntivi che richiederemo tramite la principale componente del programma, lo Strumento per la ripresa e resilienza, dovrà essere modulata in base agli obiettivi di finanza pubblica.

Il precedente Governo ha già svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza. Dobbiamo approfondire e completare quel lavoro che, includendo le necessarie interlocuzioni con la Commissione Europea, avrebbe una scadenza molto ravvicinata, la fine di aprile". Quindi la riforma del fisco: "Non bisogna dimenticare che il sistema tributario è un meccanismo complesso, le cui parti si legano una all'altra. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Un intervento complessivo rende anche più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli. Inoltre, le esperienze di altri paesi insegnano che le riforme della tassazione dovrebbero essere affidate a esperti, che conoscono bene cosa può accadere se si cambia un'imposta". E poi ancora la telemedicina, il recupero delle ore in presenza perse a scuola, l’industria 4.0 e le tecnologie di frontiera. E “l’amore per l’Italia”. L’ultima, applaudita, frase con cui si è congedato da Palazzo Madama, che gli ha tributato come previsto un’autentica ovazione. Le uniche contestazioni, timide e isolate, durante i rigraziamenti al predecessore Giuseppe Conte, che vediamo nel video allegato. Scontato l’esito del voto di stasera. Domani si replica a Montecitorio.


© Riproduzione riservata