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Tac a Modica, acceleratore lineare a Ragusa. Scivolano come saponette

Attrezzature mediche utile a combattere gravi malattie, mai messe in funzione. L'inchiesta di Ragusanews

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/15-04-2024/tac-a-modica-acceleratore-lineare-a-ragusa-scivolano-come-saponette-500.jpg Tac a Modica, acceleratore lineare a Ragusa. Scivolano come saponette


Modica - La Tac al servizio del pronto soccorso dell’Ospedale ”Maggiore Baglieri” di Modica è come una saponetta che scivola dalle mani degli attori che ne avevano annunciato il roboante arrivo. Onorevole Abbate in primis, sindaca Monisteri in secundis.
L’Asp, per la verità, ha sempre taciuto.
Prima con il precedente commissario straordinario Fabrizio Russo, ora con quello attuale, Pino Drago. Meglio stare in ritirata.

La Tac del pronto soccorso di Modica, costata quasi mezzo milione di euro, è ferma lì da mesi, non viene attivata e nessuno sa dire il perché. Tacciono tutti gli attori. Perchè chi dovrebbe informare non lo fa?
Bene, lo facciamo noi.
I motivi, sembrerebbe, risiedano in gravi irregolarità nell’impianto antincendio della struttura che ospita l’apparecchiatura radiologica. Gravi irregolarità tali da non essere sanabili, almeno in un arco temporale ridotto, secondo quanto circola negli ambienti tecnici dell’Asp. Le prescrizioni obbligatorie dei vigili del fuoco, infatti, sono condizione imprenscindibile per rilasciare il certificato di prevenzione incendi, che è l’atto finale che ratifica l’ottemperanza di un progetto a tutte le normative.

E mentre a Modica la seconda Tac c’è, installata, collaudata e mai attivata, a Ragusa invece, all’Ompa, il nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia oncologica, utile a contrastare i processi neoplastici e a inibire la capacità delle cellule tumorali di crescere e di riprodursi, è stato acquistato dall’Asp, addirittura per ben due volte, ma non viene neanche installato. 
Acquistato per ben due volte, per un milione e mezzo di euro nel 2020 e poi sostituito con un modello tecnologicamente piu moderno nel 2023, l'acceleratore lineare non viene installato.
I locali che ospitano il reparto di Radioterapia all’Ospedale Maria Paterno Arezzo non sarebbero idonei a ospitare il nuovo acceleratore lineare.
Chi paga?
Il cittadino e il suo bisogno di diritto alla salute.


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