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Roberto Cavalli, celebrati i funerali

A Firenze l’ultimo saluto a Roberto Cavalli, ma il mondo della moda assente alle esequie

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/15-04-2024/roberto-cavalli-celebrati-i-funerali-500.jpg Roberto Cavalli, celebrati i funerali


Firenze - Il mondo della moda, e non solo, si ritrova a Firenze, sulla scalinata della basilica di San Miniato al Monte, per l'ultimo saluto a Roberto Cavalli, morto all'età di 83 anni nel pomeriggio di venerdì 12 aprile nella sua casa fiorentina dopo una lunga malattia. Tanti i volti noti e le personalità che hanno voluto dare l’ultimo saluto allo stilista che verrà sepolto nella cappellina di famiglia proprio a San Miniato accanto alla madre. 

Dal mondo della moda: Toni Scervino, Leonardo Ferragamo, Raffaello Napoleone a quello dello sport e del calcio con Giancarlo Antognoni e la amata Fiorentina, sempre tifata da Cavalli e che oggi lo ricorderà in campo prima della partita. E poi gli amici dello spettacolo come Paolo Ruffini, Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni. Le amicizie di sempre come Afef, Mariella Milani, gli imprenditori di Firenze come Sandro Fratini. Andrea Panconesi Mario Luca Giusti. I politici con la vicesindaca Alessia Bettini che ha portato i saluti del sindaco di Firenze Dario Nardella, mentre Matteo Renzi con la moglie Agnese era presente con una corona di rose bianche. Pochi i fiori perché Roberto Cavalli nel suo ultimo saluto ha voluto che venissero fatte donazione all'ospedale di Careggi, dove è stato curato, per aiutare l'Unità di terapia intensiva respiratoria del reparto di pneumologia e fisiopatologia toracico-polmonare. 

Chissà cosa avrebbe detto Roberto vedendo tante persone intorno a lui nel giorno dell’addio, ma pochi grandi nomi della moda ad eccezione dei fiorentini Tony Scervino e Leonardo Ferragamo. Lui che nel 2015 con quel Il mondo aveva voluto chiudere i ponti per tornare a essere solo Roberto. «Se morissi, mi porterebbero imbalsamato sulla passerella, per fare ugualmente la sfilata», diceva a Gianluca Lovetro, denunciando i ritmi frenetici del business, marcando il suo disincanto, esercitando la sua ironia cinica da toscanaccio doc.

Alla basilica di San Miniato al Monte la sua grande famiglia allargata con le due mogli, la prima Silvana e la seconda Eva, ma anche la compagna Sandra Nillson che è stata con lui negli ultimi 15 anni e da cui ha avuto il piccolo Giorgio. L’ultimo dei suoi sei figli. 

Gli amici conoscevano la sua profondità e la sua storia, che, lo ha segnato profondamente. Il padre, Giorgio Cavalli, allora Caposervizio nella miniera di Santa Barbara fu una delle 85 vittime della strage nazi-fascista avvenuta il 4 luglio 1944 a Castelnuovo dei Sabbioni, esattamente 80 anni fa. Nella mattina del 4 luglio 1944, le truppe tedesche irruppero nel paese catturarono gli uomini del paese e li condussero in piazza per la fucilazione. E l’ultimo figlio, avuto fuori tempo massimo, lo ha voluto chiamare proprio Giorgio. Cavalli verrà sepolto alle Porte Sante il cimitero dei grandi di Firenze (dove riposa anche Giovanni Spadolini). 


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