Benessere Dieta della Quaresima

Dieta della Quaresima: tutti i benefici

La regola fondamentale è dunque quella di fare astinenza dalle carni in senso stretto durante i venerdì, per tutto il periodo quaresimale

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/25-02-2023/i-benefici-della-dieta-della-quaresima-500.jpg I benefici della dieta della Quaresima


Il periodo della Quaresima che segue il Carnevale è un periodo legato all'astinenza e alla purificazione: vediamo quali sono le regole sull'alimentazione.
Lo scorso martedì 21 febbraio ha segnato l’ingresso nel periodo della Quaresima. Nel corso dei 40 giorni che precedono la Pasqua, che quest’anno cadrà il 9 aprile, in molti colgono l’occasione per rimettersi in forma, preparandosi ai giorni di festa. D’altronde, la pratica del digiuno è fortemente legata alle tradizioni religiose e, anzi, coincide proprio con il suddetto periodo precedente la festività cristiana.
Il digiuno tradizionale ha dei vantaggi riconosciuti non soltanto in termini di nutrimento spirituale e mentale, ma anche di purificazione dell'organismo. Scopriamo i benefici del digiuno della Quaresima 
Ecco qual è il suo significato e cosa prevede il piano alimentare
Si tratta di un precetto generale della Chiesa cattolica che impone di non mangiare carne nei "giorni di magro", cioè il venerdì e in altri giorni proibiti specificati nei testi sacri. Il pesce è ammesso durante l'astinenza, ragion per cui il venerdì nei paesi a maggioranza cattolica tradizione vuole che il venerdì sia il giorno in cui si mangia pesce.

L'obbligo dell'astinenza vige a partire dai 14 anni d'età compiuti, mentre quello del digiuno dai 18: il tutto termina con i 60 anni di età. Ci sono anche delle specifiche dispense a questi precetti, per motivi di salute ad esempio, ma anche per motivi diversi. Fino al XX secolo nella lista dei cibi proibiti c'erano anche uova e latticini, che oggi sono invece ammessi: in generale, però, è richiesta l'astinenza da cibi troppo costosi, raffinati o elaborati.
Non è raro oggi sentir parlare del vantaggio di un periodo di «digiuno» quando ci si riferisce a programmi alimentari che aiutano a ristabilire un corretto peso forma (vedi le tipologie di digiuno intermittente), ma anche quando si ricorre a strategie, scientificamente riconosciute, per favorire la salute e la longevità (è il caso della dieta mima-digiuno proposta dal ricercatore Valter Longo).
I benefici del digiuno sono infatti noti sin dai tempi antichi non per nulla è una pratica presente in tutte le tradizioni religiose, da quella cristiana a quella ebraica, dalla religione islamica a quella buddhista.
Il digiuno cristiano, in particolare, coincide con il periodo di Quaresima, che inizia il mercoledì delle Ceneri e si conclude dopo 40 giorni, quando si celebra la Pasqua. Il riferimento è a Gesù che ha digiunato 40 giorni e 40 notti nel deserto, per mostrare l'importanza di crescere nella fede «nutrendosi» della Parola di Dio.

Che cosa si mangia e cosa no?
La dieta originaria del periodo di Quaresima (ovvero quella delle prescrizioni quaresimali preconcilio), prevede il digiuno (con cui si intende il consumo di un solo pasto al giorno, più 60 grammi al mattino e 250 alla sera di cibo solido, oltre a liquidi a volontà) dal mercoledì delle Ceneri fino a Pasqua, che quest'anno cade il 9 aprile. Nel mercoledì delle ceneri e poi tutti i venerdì e sabato fino a Pasqua, inoltre, è prevista l'astinenza totale dalle carni e dal brodo o sugo di carne, mentre la domenica è considerata libera.
Da queste indicazioni sono però esonerati i minori di 21 anni e gli over 60 (sebbene si possa optare, per esempio, per una rinuncia ai dolci), gli ammalati, chi sostiene lavori pesanti e impegnativi, chi soffre di patologie specifiche, tra cui diabete, anemia, disturbi alimentari e altri casi.

Come si depura il corpo?
Dal punto di vista psicofisico, la pratica di un periodo di digiuno non soltanto garantisce un effetto purificante all'organismo, ma ha il grande vantaggio di stimolare il metabolismo chetogenico, bruciando i grassi e depurando lo stomaco, con un effetto benefico che si riversa anche sulle funzionalità cerebrali ed emotive. Nello specifico, un regime alimentare ristretto ha un effetto detox sul fegato e migliora il transito intestinale, riducendo gli stati infiammatori e contrastando lo stress ossidativo. Ma non solo. Una diminuzione dell'introito calorico (in media del 30-40%)corrisponde a un'effettiva prevenzione di alcune patologie e a un rallentamento dell'invecchiamento cellulare con relativo allungamento della vita media, come dimostrano gli studi portati avanti anche da ricercatori italiani.

Un risultato confermato anche da studi effettuati in laboratorio su cavie animali: i topi che iniziano la mima-digiuno a mezza età presentano una riduzione del 45% dei tumori, ma anche una loro posticipazione, ovvero li sviluppano molto dopo. Quanto all'ambito umano, negli uomini è stata dimostrata la riduzione di vari fattori di rischio o marcatori associati al cancro inclusa l'infiammazione sistemica, mentre ampi studi clinici hanno mostrato gli effetti potenti della dieta mima-digiuno su donne malate di cancro al seno.

Come si nutre lo spirito?
In tutte le tradizioni religiose, il digiuno riveste un ruolo di disciplina, esercizio, legame comunitario, preghiera, concentrazione, atto votivo. Spesso si sottovaluta molto questa pratica antica quanto l’uomo, considerando in modo superficiale un aspetto che invece può dare spessore e vigore alla nostra spiritualità.

In particolare, il senso cristiano di questo esercizio di sobrietà e di presenza a se stessi è un invito a essere più svegli e attenti a una maggiore forma di spiritualità nella vita di ogni giorno. Ciò che conta nella pratica del digiuno non è tanto l’attenzione materiale all’astinenza dalle carni o al saltare un pasto, quanto piuttosto l'elevazione d'animo, una sincera comunione con chi soffre a causa dell’ingiustizia e della guerra, un’attenzione che più profondamente si radica nel desiderio di comunione con Dio.
 


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