Le cinque regole d’oro per la dieta dello sportivo per avere le migliori prestazioni e longevità
L'alimentazione per la chi pratica sport è importante, in special modo se si desidera aumentare massa e, insieme, dimagrire e perdere qualche chilo di troppo. I giovani sportivi spesso sono i più difficili da tenere a bada per quanto riguarda l’alimentazione, anche perché sono in un’età in cui possono concedersi degli sgarri senza pagarla troppo cara, a differenza degli atleti più “anziani”. In ogni caso a un ragazzino basta davvero poco per ottenere dall’alimentazione i massimi benefici e durante un Talk digitale organizzato dalla Fondazione Valter Longo Onlus sono emersi sostanzialmente cinque regole d’oro sufficienti per garantire ai bambini e ragazzi under 18, che praticano sport regolarmente, migliori prestazioni e longevità. In ambito prettamente sportivo, nutrirsi correttamente ha la funzione di ottimizzare la prestazione. Anzitutto, mangiare in maniera adeguata nel periodo che precede l'attività garantisce una perfetta condizione fisica di base
La Fondazione Valter Longo Onlus si occupa proprio di garantire a tutti l’opportunità di una vita lunga grazie a un corretto stile di vita e una sana alimentazione e rivolge la sua attenzione soprattutto alle persone fragili e svantaggiate.
La corretta alimentazione dello sportivo e altri segreti per la longevità, scopriamoli insieme
Fare attività fisica è un'ottima abitudine. Migliora la salute del cuore, la funzione respiratoria e abbassa i livelli di colesterolo cattivo. Ma quando si fa allenamento quale è la dieta opportuna?
A prescindere dalla finalità che spinge ognuno di noi ad allenarsi, l'alimentazione riveste comunque un ruolo determinante. Un’alimentazione sbagliata può trasformare un campione in un mediocre Proprio Cristian Petri è stato molto diretto nel sottolineare il ruolo decisivo che può avere l’alimentazione nella carriera di un giovane sportivo: “Non esistono diete o cibi miracolosi capaci di trasformare un giocatore mediocre in un campione, ma un campione potrebbe giocare come un mediocre se sbaglia l’alimentazione. Ecco perché il mio lavoro, in cooperazione con lo staff medico e tecnico della squadra, è importante per bilanciare il dispendio energetico giornaliero con un corretto introito calorico per gli atleti in modo che possano sempre ottenere le migliori prestazioni, con un corretto recupero dalle partite e un importante lavoro di prevenzione infortuni”.
L’importanza del timing nell’alimentazione nei giovani altleti
Un altro aspetto fondamentale è quello dell’orario in cui si consumano i pasti e, parlando della dieta della longevità che si basa proprio sulle evidenze scientifiche raccolte da Valter Longo in decenni di studi, ha spiegato: “Il nostro schema alimentare riduce l’apporto di proteine di origine animale, privilegiando fonti proteiche vegetali, ma con una importante raccomandazione per chi si allena: fare attenzione non solo al tipo di alimento che si assume, ma anche all’orario (Timing) nel quale lo si consuma, primo o dopo l’allenamento, senza dimenticare di lasciare passare almeno dodici ore fra la cena e la colazione del giorno successivo“.
Consigli e alimentazione per giovani atleti
Le 5 regole d’oro per l’alimentazione smart dei giovani sportivi
Dal Talk digitale sull’alimentazione dei giovani sportivi sono emersi cinque consigli per una sana alimentazione e un corretto stile di vita che aiuteranno i giovani sportivi sia a migliorare le proprie prestazioni sia a essere più longevi. Vediamo quali sono.
1. Consumare carboidrati complessi a basso indice glicemico, in particolare verdure, cereali integrali, cereali e pseudocereali come amaranto, quinoa e grano saraceno.
2. Limitare alimenti ricchi di amidi e gli zuccheri, quindi pasta, pane, pizza e patate, succhi di frutta, merendine, bevande zuccherate e gassate. Questi alimenti vanno dunque consumati in quantità moderate e per quanto riguarda i dolci è meglio scegliere quelli con frutta o cioccolato fondente.
3. Ridurre al minimo i grassi saturi, idrogenati e trans che sono presenti in merendine e prodotti confezionati che sono processati industrialmente.
4. Non si deve mangiare di meno, ma meglio. E quindi per i bambini in sovrappeso il consiglio è di sostituire gli alimenti ricchi di amido con verdure e legumi, che sono ricchi di fibra e dunque saziano di più. Per esempio invece di 50 g di pasta si possono mangiare 100 o più grammi di carote, broccoli, ceci o fagioli.
5. Mangiare nell’arco di 12 ore, quindi, se si fa colazione alle 8 di mattina, finire di cenare entro le 8 di sera. Questo vale soprattutto per i bambini in sovrappeso, mentre chi è in peso forma può anche variare un po’ e mangiare nell’arco di 11 ore o di 13 ore.