La pasta, assieme al pane, rappresenta indubbiamente uno degli alimenti simbolo della dieta mediterranea. Molti sono gli estimatori di questo piatto tipico della nostra tradizione alimentare. In tanti però si chiedono se la pasta può essere mangiata tutti i giorni quando si è a dieta e quindi se faccia ingrassare o meno. In effetti anche se siamo dieta possiamo continuare a mangiare la pasta seguendo qualche semplice accorgimento.
Dieta: quanti grammi di pasta per una persona?
Anche se siamo a dieta possiamo concederci circa 80-85 grammi di pasta, che corrispondono a circa 300 Kcal che devono rappresentare il 50-55% delle calorie quotidiane totali. Ottanta grammi di pasta mediamente da cruda corrispondono a 200 grammi da cotta. Possiamo ricorrere a un esercizio pratico per stabilirne le quantità ovvero contare: ad esempio per arrivare alla porzione giusta ci servono 60 fusilli o 80 orecchiette. Se siamo a dieta e quindi vogliamo anche tenere sotto controllo il peso, possiamo optare per il piatto unico, ovvero abbinare alla pasta verdure e legumi conditi con un filo di olio extra vergine di oliva, come da tradizione mediterranea.
Va anche considerato che molto, al di là delle porzioni, dipende dal metabolismo individuale: chi ha un metabolismo attivo può assumerne di più senza mettere peso, mentre chi ha un metabolismo più pigro tende ad ingrassare più facilmente.
Teniamo conto che già 100 grammi di pasta senza considerare i condimenti ci forniscono circa 300-350 kcal. Se vogliamo mangiare la pasta durante la dieta. ll primo consiglio degli esperti è quindi di diminuire le porzioni. In questo senso possiamo mangiare un piatto di pasta da 80-90 grammi. L'indice glicemico della pasta sicuramente è importante, tuttavia possiamo seguire qualche piccolo accorgimento per abbassarlo. In questo senso è preferibile consumare la pasta integrale che mantiene intatte le proprietà del grano. Inoltre è preferibile consumarla a pranzo piuttosto che a cena perchè la sera le calorie si accumulano non essendoci dispendio energetico. Secondo gli esperti possiamo mettere in tavola la pasta anche 2 o 3 volte alla settimana, perché questo alimento contiene carboidrati complessi a lento assorbimento che rispetto ad altri zuccheri semplici ci evita l'impennata dell'indice glicemico. Inoltre grazie alla presenza dell'amido ci dà un prolungato senso di sazietà.
Un altro elemento importante che spesso non viene considerato a sufficienza è il condimento. Ad esempio il pomodoro e un cucchiaio di olio di oliva di formaggio secondo gli esperti va benissimo, il discorso cambia se prepariamo un piatto di pasta più elaborato ricco di condimenti, ad esempio la pasta alla carbonara o all'amatriciana. In questo senso è opportuno limitare i condimenti all'essenziale, ovvero a bassa densità calorica. Se invece abbiamo ecceduto con le quantità e i condimenti, con una bella passeggiata possiamo smaltire le calorie accumulate in eccesso.