Acate - Una pesante cappa di silenzio è scesa su Acate, che ha appreso della morte del giovane infermiere Diego Lauria, 30 anni, che un tragico incidente ha strappato all’affetto dei familiari e di quanti lo conoscevano e lo stimavano. Nello scontro la sua Honda 600 e la Fiat Panda condotta da una 72enne, nel tratto della SS 115 tra Rosolini e Noto, è rimasta ferita gravemente la coetanea che viaggiava con lui (V. L.), ora affidata alla cure dell’equipe traumatologica dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
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Lo shock per la terribile notizia non la lasciato immuni i gruppi giovanili che avevano allestito i carri allegorici, pronti per sfilare da stasera in Corso Indipendenza. Ogni manifestazione, comprese le serate musicali, di concerto con l’Amministrazione Comunale, è stata sospesa a data da destinarsi. Com’era doveroso fare. Ieri sera stessa nella chiesa Madre, dove il vescovo di Ragusa monsignor Giuseppe La Placa stava presiedendo la Santa Messa che dava inizio al percorso del campo di lavoro “Tucum”, il parroco don Mario Cascone ha chiesto di pregare per Diego e per la giovane che sta lottando con la morte. Sui social non si contano le attestazioni di affetto e vicinanza, mentre nell’abitazione di contrada Fossati ha avuto inizio un mesto quanto imponente afflusso di amici e conoscenti.
La salma di Diego Lauria deve essere restituita alla famiglia, in attesa dei funerali che con ogni probabilità si terranno solo lunedì pomeriggio, con la stessa corale partecipazione della comunità presente alle recenti esequie della maestra Carmela Di Bennardo e della studentessa Carla Interlandi, le cui esistenze furono troncate da un altro incidente.